FEDERICA GIERI SAMOGGIA
Cronaca

Ritorno a scuola Bologna, ecco il piano anti Covid

Decise le linee guida per il rientro in classe: capienza sempre all’80%. In strada 55 autobus in più.E i sindacati dei metalmeccanici pensano a corsi di formazione pro-vaccini dentro le aziende

Studenti sugli autobus

Studenti sugli autobus

Bologna, 3 settembre 2021 - Tra i 50 e i 55 autobus in più che macineranno, nell’area metropolitana, ulteriori 7mila chilometri complessivi ogni giorno per far arrivare, con l’80% del carico, tutti gli studenti in classe. Per lo più delle superiori. Il tutto dal 13 settembre, prima campanella, fino a giugno. Tper, insieme ai soci privati, metterà su strada questi mezzi - suddivisi tra area urbana ed extraurbana salvo riservarsi la possibilità di aggiustamenti in corso d’opera - che sono in quota ai 500 e oltre che la Regione ha ipotizzato per potenziare il servizio onde evitare la debacle dello scorso anno. Si sta lavorando anche a una campagna di comunicazione di sensibilizzazione civica i cui destinatari sono, appunto, gli under 18 che saliranno a bordo.

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Per questo sarebbero stati scelti come testimonial due giocatori: uno della Virtus e uno della Fortitudo. Mattinata di lavoro intensa per il tavolo in Prefettura convocato dal prefetto Francesca Ferrandino per definire le modalità, nella fattispecie in tema di trasporti e controlli, del rientro in classe. In collegamento: tecnici, l’assessore ai Trasporti della Regione, Andrea Corsini, il presidente e amministratore delegato di Tper, Giuseppina Gualtieri, la Città metropolitana con il delegato alla Scuola, Daniele Ruscigno, il vice direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Bruno Di Palma, il provveditore Giuseppe Antonio Panzardi e il prorettore dell’Alma Mater, Mirko Degli Esposti.

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Uno solo il vero nodo rimasto sul tavolo: il ruolo dei controllori sugli autobus. Personale cui spetta il compito di constatare il rispetto delle norme anti Covid. A porre l’interrogativo è stato Corsini che, a sua volta, lo ha già girato a Roma. Un tavolo che poteva, già ieri, tirare la riga finale, ma che il prefetto si è riservato di ri-convocare la prossima settimana in quanto due o tre istituti superiori stanno danno un’ulteriore pennellata agli orari di entrata e uscita. Nel complesso, le scuole mantengono gli stessi orari dello scorso anno: già scaglionati e concentrati nella fascia dalle 8 alle 9 circa.

Ancora aperta, giusto perché richiede un passaggio al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica già in agenda per la prossima settimana, la possibilità di formare squadre miste Tper-Forze dell’ordine finalizzate ad una salita (soprattutto) e ad una discesa dai mezzi ordinata e in sicurezza. L’anno scorso, queste piccole unità, formate appunto, da personale dedicato di Tper, insieme a polizia, carabinieri e Guardia di finanza, ebbero un ruolo molto importante. Anche come semplice deterrente. Punti caldi, ad esempio, la fermata di via di Corticella davanti all’Iis Aldini Valeriani che da solo muove 2.600 studenti o la Fiera dove il padiglione 34 ospitava 1.600 ragazzi dei licei Sabin e Minghetti e del Sirani, il professionale dell’Iis Pier Crescenzi Pacinotti. Fiera che, quest’anno, non ci sarà. Il che comporta, per Tper, una rimodulazione delle corse tenuto conto che gli studenti del Sabin sono tornati nelle sede in via Matteotti, i minghettiani in via Ca’ Selvatica (10 aule) e le Sirani in via Capramozza (10 aule).