REDAZIONE BOLOGNA

Ritorna Lizzan Matto. L’olimpiade da ridere

Al termine di una serata di prove goliardiche il trofeo è andato alla squadra di Monteacuto.

Al termine di una serata di prove goliardiche il trofeo è andato alla squadra di Monteacuto.

Al termine di una serata di prove goliardiche il trofeo è andato alla squadra di Monteacuto.

Più risate che agonismo, più brindisi che medaglie nella grande serata di Lizzan Matto, la sfida semiseria fra borghi e rioni di Lizzano, che da una ventina d’anni riunisce centinaia di persone per una sorta di olimpiade casereccia fatta di giochi e discipline all’insegna della goliardia. La denominazione della disfida fa riferimento al toponimo riportato fin dal 1589 nella mappa del Belvedere realizzata nella galleria delle carte geografiche del Vaticano, nel corridoio che conduce alla Cappella Sistina.

Il momento delle sfide in piazza Marconi è stato preceduto, come da tradizione, dalla sfilata delle cinque squadre in lizza: Lizzano, le Torre. Monteacuto, Pianaccio e Vidiciatico. Quest’anno per la prima volta ad aggiudicarsi il torneo è stato Monteacuto, che custodirà il trofeo del Delubro per il prossimo anno. A garantire la regolarità della competizione una squadra di ’barbitri’ con le apposite magliette rosa ispirate alla neo-eletta prima cittadina di Lizzano Barbara Franchi.