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Rissa tra bande a Bologna in zona stazione, il questore: "Massima attenzione e controlli"

Isabella Fusiello: "Indagini dopo la rissa. Molti tra gli identificati hanno protezioni internazionali"

Bologna, 12 ottobre 2022 - "In piazza XX Settembre si è trattato di uno scontro tra bande di stranieri, che non hanno rispetto dello Stato che li ospita". Parla di "aggregazioni estemporanee", ma non di un "fenomeno criminale" il questore Isabella Fusiello, analizzando quanto accaduto poche sere fa tra la piazza e le strade su cui affaccia la stazione. "Un fatto su cui si sta indagando – spiega –, assieme ai carabinieri, inserito in un contesto su cui è concentrata costantemente la nostra attenzione".

Il questore Isabella Fusiello
Il questore Isabella Fusiello

Questore, chi sono le persone riprese a vandalizzare auto e moto? Sono già state identificate?

"Ci stiamo lavorando, assieme all’Arma dei carabinieri che procede in questo senso. Le indagini sono in corso, ma in linea generale possiamo dire che si tratta di soggetti soliti gravitare nella zona".

Rispondendo alle sollecitazioni dei cittadini, avete avviato già da tempo servizi ad alto impatto tra via Boldrini e strade limitrofe: stanno proseguendo?

"In maniera serrata, con l’obiettivo di garantire più sicurezza a chi vive e lavora qui. Sia con attività volte alla prevenzione, che prevedono l’identificazione su larga scala dei presenti, controlli nei locali e presidio, sia con un lavoro di tipo più investigativo".

Per arrivare a chi gestisce il giro di spaccio che spesso dà ‘lavoro’ a queste persone?

"Gli spacciatori che troviamo in strada rappresentano l’ultimo anello di una catena, sono pedine in mano a organizzazioni criminali più strutturate che si occupano di traffico e gestione dello spaccio".

Con riferimento alla situazione dell’area della stazione, le segnalazioni per fatti di microcriminalità, dati alla mano, riguardano quasi esclusivamente persone originarie del Centro Africa.

"La maggior parte delle persone identificate provengono da questi Paesi. Spesso sono giovanissimi, ma non minorenni. Molti sono irregolari, ma tra i controllati ci sono anche diversi richiedenti asilo e persone che hanno già ottenuto la protezione internazionale. Nel primo caso si può procedere con la segnalazione all’Ufficio immigrazione, per avviare le pratiche per l’espulsione e l’accompagnamento ai Cpr. Nelle altre due ipotesi no: se trovati a commettere reati, questi stranieri vengono denunciati o arrestati, ma la norma non prevede il rimpatrio. Restano sul territorio nazionale".

Ovviamente la Questura affronta i problemi di questa zona cittadina con i propri strumenti, ma non crede sia necessaria anche una risposta sociale per contenere questo disagio che degenera spesso in reati, violenza e degrado?

"Io credo molto nell’integrazione, non si nasce criminali. Sono le condizioni e le circostanze a strutturare l’individuo. Ma penso anche che chi ha già lo status di richiedente asilo ha una scelta: è nelle condizioni di trovare un lavoro, non è costretto nell’illegalità".

Domenica notte in piazza XX Settembre si sono fronteggiate bande rivali o si è trattato di un’esplosione di questo ‘disagio’, visti gli atti vandalici consumati?

"Nessuna ‘esplosione’. Sono bande, che si creano in maniera estemporanea e fanno base in un determinato spazio. Se la sono presa tra loro e con tutto ciò che era a tiro, dimostrando di non aver rispetto per il Paese che li ospita".