Bologna, 12 febbraio 2024 – Far west all’ora dell’aperitivo in zona stazione, dove due nordafricani si sono affrontati in una rissa di inaudita violenza davanti a decine di persone. I maxi-controlli messi in campo dalle forze dell’ordine dopo l’allarmante sequenza di episodi dello scorso autunno, evidentemente, non sono stati sufficienti per riportare alla normalità la situazione in un quadrante di città in cui si incrociano da tempo vite sbandate, spacciatori e tossicodipendenti.
Questa volta il bilancio è di due feriti non gravi, ma sarebbe potuta andare peggio. Il parapiglia, secondo le prime ricostruzioni della polizia, è scoppiato all’improvviso poco dopo le 19 all’esterno del bar AB di Galleria Due Agosto. Qui, per motivi non ancora noti, è esplosa la rissa fra i due nordafricani, uno dei quali ha colpito il rivale alla testa con una bottiglia. L’episodio, partito da piazza XX Settembre, è proseguito dalla parte opposta della strada, fino in piazza Medaglie d’Oro, di fronte alla stazione ferroviaria. Ad avere la peggio è stato lo straniero ferito al capo, che è stramazzato a terra incosciente e coperto di sangue, mentre l’altro contendente ha riportato una ferita da taglio a un braccio. Sul posto si sono precipitati diversi equipaggi delle volanti, oltre alle ambulanza e un’automedica del 118. Per i rilievi è intervenuta anche la polizia scientifica. Sul posto non sarebbero stati trovati coltelli. Entrambi i feriti sono stati portati all’ospedale Maggiore per le cure del caso: il nordafricano colpito alla testa è stato giudicato di media gravità.
Quello di ieri sera è solo l’ultimo in ordine di tempo di una serie di episodi che hanno segnato come uno stillicidio i mesi scorsi, quando la rivalità tra bande di pusher nordafricani è sfociata più volte in violenza.
Alla vigilia di Natale, nello stesso luogo, un centrafricano era stato pestato a sangue da altri tre stranieri, alle 9.30 di mattina, davanti a numerosi testimoni. Il 25 novembre un tunisino di 17 anni era stato accoltellato al collo e al fianco da un afgano di 22 anni: in quel caso, secondo quanto ricostruito dalla squadra mobile, l’aggressore aveva agito per vendicare un furto subito. A seguito di questi e altri fatti di sangue il questore Sbordone aveva annunciato un piano strutturale per ristabilire la sicurezza nelle zone più degradate, concretizzatosi in alcuni servizi ’ad alto impatto’ anche con l’ausilio di un elicottero.