È durata anni la battaglia per ottenere il rimborso del farmaco di profilassi contro l’Hiv. Ma ora proprio aver raggiunto il risultato rischia di far chiudere l’unico centro in città e provincia che finora garantiva i test e consulenze gratuiti e che ad oggi conta circa 200 utenti. Il "paradosso" riguarda il Prep-Point, la struttura aperta dall’associazione Plus Aps che da anni si fa carico di fornire il servizio. Oggi sono i "muri burocratici" delle norme che rischiano di "portare alla chiusura del Prep-point". Per tenerlo aperto servono 25.000 euro e l’associazione ha lanciato per questo una campagna di raccolta fondi. A sollevare il caso è lo stesso presidente di Plus, Sandro Mattioli. La Prep, ossia il farmaco per la profilassi pre-esposizione all’Hiv, è oggi rimborsabile "solo se erogata su modulo cartaceo Aifa, solo dall’infettivologo pubblico e solo nell’ambulatorio Prep o malattie infettive" spiega Mattioli, ma ristrutturare la sede dell’associazione per ricavare un ambulatorio medico che rispetti tutte le norme costa circa 25.000 euro".
CronacaRischia la chiusura il checkpoint anti-Hiv: "Servono 25.000 euro"