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Riscaldamento 2024, quando si spengono i termosifoni a Bologna

Nessun anticipo sullo stop: rimane valido il calendario sancito dalla suddivisione in zone climatiche. Ecco la data

Riscaldamento 2024, quando si spengono i termosifoni a Bologna

Bologna, 6 aprile 2024 – A Bologna il riscaldamento e quindi i termosifoni si spegneranno il 16 aprile. Non è quindi stata anticipata dal Comune la data dello spegnimento che rimane quella prevista a livello nazionale, secondo la suddivisione in zone climatiche del nostro Paese.

Riscaldamento acceso fino al 15 aprile a Bologna: dal 16 stop ai termosifoni
Riscaldamento acceso fino al 15 aprile a Bologna: dal 16 stop ai termosifoni

   

Quando si spengono i termosifoni per legge?

In Italia, le date di accensione e spegnimento del riscaldamento sono stabilite dal Decreto del Presidente della Repubblica 74/2013 che definisce i criteri generali per l’utilizzo degli impianti termici. In particolare, vengono definiti i limiti riguardanti il periodo annuale e la durata giornaliera in cui i riscaldamenti possono essere attivati. Tuttavia, i sindaci delle singole città possono applicare – tramite ordinanze – eccezioni in caso, per esempio, di temperature decisamente superiori o inferiori alle medie stagionali.

Le zone climatiche in Italia

Con il Dpr 412/1993 la penisola italiana è stata suddivisa in sei diverse zone climatiche, in ciascuna delle quali sono comprese diverse città e province. Il parametro utilizzato è quello dei gradi-giorno, che si calcola sottraendo la temperatura di riferimento, solitamente fissata a 20°C per convenzione, dalla temperatura media giornaliera e sommando i valori assoluti ottenuti per tutti i giorni dell'anno o del periodo considerato.

Ma quali sono le zone climatiche? L’Italia è suddivisa in 6 zone climatiche che comprendono le seguenti città e province:

Zona A – Comuni di Lampedusa e Linosa; Porto Empedocle.

Zona B – province di Agrigento; Catania; Crotone; Messina; Palermo; Reggio Calabria; Siracusa; Trapani. 

Zona C – province di Imperia; Latina; Bari; Benevento; Brindisi; Cagliari; Caserta; Catanzaro; Cosenza; Lecce; Napoli; Oristano; Ragusa; Salerno; Sassari; Taranto. 

Zona D – province di Genova; La Spezia; Savona; Forlì; Ancona; Ascoli Piceno; Firenze; Grosseto; Livorno; Lucca; Macerata; Massa C.; Pesaro; Pisa; Pistoia; Prato; Roma; Siena; Terni; Viterbo; Avellino; Caltanissetta; Chieti; Foggia; Isernia; Matera; Nuoro; Pescara; Teramo; Vibo Valentia.

Zona E – province di Alessandria; Aosta; Asti; Bergamo; Biella; Brescia; Como; Cremona; Lecco; Lodi; Milano; Novara; Padova; Pavia; Sondrio; Torino; Varese; Verbania; Vercelli; Bologna; Bolzano; Ferrara; Gorizia; Modena; Parma; Piacenza; Pordenone; Ravenna; Reggio Emilia; Rimini; Rovigo; Treviso; Trieste; Udine; Venezia; Verona; Vicenza; Arezzo; Perugia; Frosinone; Rieti; Campobasso; Enna; L’Aquila e Potenza.

Zona F – province di Cuneo, Belluno e Trento.

Il calendario di spegnimento e accensione zona per zona

Ogni zona deve seguire un diverso calendario che stabilisce le date di accensione e spegnimento dei riscaldamenti, ma anche per quante ore al giorno possono restare accesi i termosifoni.  

Zona A: 15 marzo

Zona B: 31 marzo

Zona C: 31 marzo

Zona D: 15 aprile

Zona E: 15 aprile

Zona F: nessuna limitazione.

Eccezioni e ordinanze

I comuni possono decidere con ordinanze ad hoc di anticipare lo spegnimento dei termosifoni.