Quasi investito, buttato a terra, preso a bottigliate, calci e pugni. Vittima del pestaggio, un rider trentenne pakistano, aggredito da tre connazionali, l’altra sera intorno alle 19,10, in via Andrea Costa. Una violenza all’apparenza a scopo di rapina, ma le cui motivazioni più profonde vanno ricercate nell’appartenenza dei tre aggressori alla Ak-47 gang, composta esclusivamente da giovani pakistani e già nota in città per i ripetuti episodi di violenza ai danni di cittadini originari di quel Paese. L’altra sera i tre, a bordo di una Bmw, hanno incrociato il ciclofattorino, di fronte al locale La Frasca. Hanno iniziato a insultarlo. Lui non ha reagito e allora il guidatore, con una manovra spericolata, gli ha tagliato la strada, tentando di investirlo e buttandolo a terra. Gli aggressori sono quindi scesi dall’auto e lo hanno raggiuto, pestandolo e tentando di rubargli la borsa termica con le consegne. Dal locale sono usciti dei clienti che hanno soccorso il trentenne. Una donna, che in auto aveva assistito alla scena, ha chiamato la polizia. I tre se la sono presa con tutti: l’auto della automobilista è stata danneggiata e uno dei soccorritori aggredito con i tergicristalli strappati dall’utilitaria. La violenza si è placata solo quando i tre hanno sentito arrivare la polizia: le volanti della Questura e del commissariato Santa Viola, grazie alla testimonianza di uno dei presenti, hanno bloccato l’auto degli aggressori in fuga.
I tre sono stati identificati: si tratta di Nauman Saghir, 24 anni; Umar Awais, 21 anni; e I. H., 17 anni. I primi due sono risultati carichi di precedenti, Awais anche per rapina e sequestro di persona; il più giovane è incensurato. Sono scattate le manette per rapina aggravata in concorso: i maggiorenni sono stati portati alla Dozza, l’altro al Pratello. A settembre del 2020 la gang, che opera tra la Bolognina e San Donato, era finita nel mirino della polizia postale, che aveva iscritto nel registro degli indagati undici ragazzi.
Nicoletta Tempera