Bologna, 20 marzo 2024 – ‘Non vogliamo queste regole’ urla un foglio cui fanno il controcanto ‘Ricreazione in più, Non ne possiamo più. Manifestazione per la ricreazione’ e ‘Non è giusto che non possiamo correre - La ricreazione è il nostro momento’. Con tanto di ‘Ingiustizia’ e maxi punto esclamativo.
L’intero Istituto comprensivo 15 di via Lombardi, zona Casaralta, è in subbuglio: genitori, insegnanti e fianco i bambini. A scatenare il putiferio, finito sul tavolo del Provveditore Giuseppe Antonio Panzardi, è la circolare a firma della preside, Rossella Capicchiano che norma fin nel dettaglio la ricreazione.
Aggiornamento: La preside ritira la circolare delle polemiche
Dalle materne alla media: in ogni scuola (materne Dozza e Flauto Magico, elementari Dozza, Casaralta, Saliceto e Croce Coperta, media Zappa) per ogni giorno, la pausa ha fasce orarie, durata, quantità (due nel corso della giornata) e spazi ben definiti (lato ovest, est per la media). Classe per classe e, per l’elementare, prima e dopo il pasto. Tutto deve avvenire nel "rispetto della seguente tabella" che accompagna la disposizione. In modo generico, c’è scritto: vengono "interdette zone dei giardini esposte a rischio, ove non è garantita la vigilanza".
Da notare che la ricreazione è tempo scuola, quindi attività didattica, e i docenti sono autonomi e sempre presenti. Nel caso andasse definito qualche aspetto, a decidere sono Collegio dei Docenti e Consiglio di Istituto.
Una rigidità che ha fatto infuriare tutti. Dai genitori, ricevuti ieri sera, che nella circolare esplicativa al provvedimento incriminato hanno strabuzzato gli occhi perché si menzionano "episodi spiacevoli avvenuti proprio durante la ricreazione". Nessuno sa niente. Quanto agli insegnanti (già chiesto un Collegio straordinario) che sono stati scavalcati.
Respinge al mittente tutte le accuse la dirigente finita nell’occhio del ciclone: "Come un buon padre di famiglia e in qualità di datore di lavoro ho assunto questo provvedimento a tutela degli insegnanti-lavoratori e dei bambini che non vanno esposti al pericolo – spiega Capicchiano –. In attesa del nuovo Regolamento di istituto, ho sollecitato più volte il Collegio dei docenti ad elaborarne uno, nel frattempo ho assunto questa decisione".
Durante la ricreazione, "occorre maggiore vigilanza: così è allo sbaraglio e può accadere qualcosa. Con l’avvicendarsi delle classi ho evitato il sovraffollamento. Sono aperta al dialogo: sono dispiaciuta di essere stata mal interpretata – conclude –. Non ho tolto niente a nessuno. Mi sono confrontata con il mio staff, mi sono fidata delle mie collaboratrici. Forse c’è stato un mio eccesso di zelo. Ora la ricreazione è più ordinata".