PAOLO ROSATO
Cronaca

Ricostruzione, rebus fondi. Galletti chiama l’Europa: "Bruxelles aiuti i territori"

L’ex ministro a margine di un convegno di Nomisma sul tema delle assicurazioni "Servono risorse che ci diano una mano ad adattarci ai cambiamenti climatici" .

Ricostruzione, rebus fondi. Galletti chiama l’Europa: "Bruxelles aiuti i territori"

Da sinistra: Gian Luca Galletti, Stefano Sidoli, Danilo Ariagno e Sara Ghedini

"L’Europa, che ha già messo dei soldi per ridurre la Co2, metta delle risorse anche per aiutare i territori ad adattarsi ai cambiamenti climatici". L’invito a Bruxelles ieri è arrivato da Gian Luca Galletti, ex ministro dell’Ambienti e ieri presente al convegno ‘Protezione aziendale. L’esposizione finanziaria delle imprese agli eventi naturali e catastrofali. Strumenti a disposizione della governance per gestire i rischi in un mercato assicurativo in continua evoluzione‘, promosso e celebrato nella sede di Nomisma assieme ad Area Broker & QZ. Galletti, che di Nomisma è consigliere, si è soffermato a margine su cosa bisogna fare ora, velocemente, dopo la seconda alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna in un anno e mezzo. "Cominciamo a lavorare seriamente sull’adattamento, ci siamo molto impegnati sulla riduzione di Co2, ed è giusto, ma abbiamo verificato in questi anni che i cambiamenti climatici i loro effetti li hanno già prodotti" ampiamente, ha sottolineato Galletti, e "adesso è indispendabile adattare il nostro territorio a quei cambiamenti, l’Europa deve aumentare le risorse disponibili e togliere dal patto di stabilità europeo i soldi che vanno investiti nell’adattamento del territorio. Seconda cosa – ha continuato –, non bisogna cadere nella tentazione di dire ‘ricostruiamo com’era prima’. Non basta più. Le infrastrutture, rifatte, ammodernate o anche nuove, non sono più sufficienti. Ci vuole uno studio sui cambiamenti climatici che ci dica quale sarà la portata nei prossimi anni dell’acqua che cadrà sui nostri territori".

Al sindaco Lepore, che ha detto che ‘in certe zone non si può più vivere, dobbiamo dare soldi alle persone per trovare un’altra casa‘, Galletti ha risposto così: "Credo che questo non sia necessario. Dobbiamo invece fare delle opere per permettere alle persone di restare lì – ha sottolineato Galletti –, però bisogna farle in base a dei dati scientifici. Per le aziende si può anche parlare di una delocalizzazione, ma oggi abbiamo la possibilità, con le tecnologie che abbiamo e in breve tempo, per poter salvaguardare sia le famiglie, sia gli insediamenti produttivi. Ma dobbiamo farlo subito, sburocratizzando e mettendo meno vincoli. Oltre, ovviamente, alla manutenzione". Galletti si è detto invece – indirettamente – d’accordo con Lepore e Michele de Pascale sul fare del prossimo governatore regionale il nuovo commissario per la ricostruzione. "Sono perfettamente d’accordo, la vicinanza con il territorio è indispensabile. Sono fondamentali anche gli aspetti relazionali, che non puoi avere a livello nazionale".

Giro di chiusura dallo scranno del convegno, sulle polizze assicurative catastrofali obbligatorie per le aziende. "Non punterei tanto sull’obbligatorietà, anche per i privati, ma sui parametri Esg (fattori ambientali e sociali, ndr) che rendono indispensabile l’assicurazione. Deve cambiare la mentalità, la cultura, quel tipo di valutazione diventi fondamentale nella gestione economica di ogni realtà".