Ricostruiti gli argini nella Bassa. Ma il ponte della Motta è un rebus

Procedono spediti i lavori lungo i torrenti Quaderna,. Idice e Gaiana che avevano. causato gli allagamenti.

Ricostruiti gli argini nella Bassa. Ma il ponte della Motta è un rebus

Il sopralluogo dei giorni scorsi della presidente della Regione Irene Priolo con i sindaci di Budrio, Medicina e Molinella

Situazione migliore invece per la Bassa bolognese soprattutto tra Budrio, Molinella e Medicina. Sono andati spediti i lavori di somma urgenza causati dalle rotture arginali del Gaiana a Medicina e dell’Idice a Budrio. Proprio qui, sui resti del ponte della Motta, tra Molinella e Budrio, crollato a maggio 2023, pochi giorni fa ha fatto visita la presidente Irene Priolo mostrando l’avanzamento del secondo stralcio dei lavori e la fine del primo con la chiusura della falla. A Sant’Antonio di Medicina, sulle rive del Quaderna, gli interventi di rottura dell’argine sono stati completati con somma urgenza e sono previsti, per il 2025, i primi lavori sul sesto basso, uno dei due canali di bonifica che si erano riempiti a seguito della piena. Anche il torrente Gaiana aveva portato allagamenti ed evacuazioni.

L’argine si era rotto in più punti: i campi e le abitazioni che si trovavano lì sotto erano stati invasi dall’acqua. Le falle sono state sistemate e la tenuta del torrente ripristinata. Ma torniamo a quell’Idice che aveva fatto paura a Sant’Antonio. Era stata proprio la tracimazione dell’Idice, con l’argine spazzato via, ad allagare le campagne di Selva Malvezzi, nel territorio di Molinella. Dove c’era un isolotto, che pareva affacciarsi su un lago, ora si scorgono campi, strade bianche, una casa, ma soprattutto un argine ‘rattoppato’, nuovo. L’acqua si era portata via anche parte della strada che collegava Molinella - Selva Malvezzi e il medicinese, carreggiata che è stata ripristinata sotto l’egida della scorsa amministrazione, quella di Mantovani, nel luglio del 2023.

A Budrio le strade che erano state coinvolte dall’alluvione sono state ripristinate, compreso il tratto che passa davanti all’Inail di Vigorso, struttura di fama internazionale che venne in parte coinvolta a maggio 2023 e venne temporaneamente chiusa. Rimane, dunque, in fieri il lavoro immane attorno al Ponte della Motta. Il cantiere, che durerà a lungo, ha visto la fine del primo stralcio con la ricostruzione dell’argine e di un guado temporaneo. Inizia, ora, la seconda fase. Sono fiduciosi alcuni residenti: "Speriamo di vedere sorgere il nuovo ponte prima possibile".

z. p.