MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

Riapertura via Saffi Bologna, finito il cantiere sul Ravone. Si torna alla normalità

Lavori terminati con una settimana d’anticipo: domani via libera alla circolazione in direzione periferia

Bologna, 31 agosto 2023 - Domani via Saffi torna alla normalità. Si è concluso il cantiere sul torrente Ravone, con una settimana di anticipo, e dalle 10 di domattina il tratto interessato dai lavori di ricostruzione post alluvione ripristinerà il naturale scorrimento della viabilità, in direzione periferia.

Cantiere sul Ravone agli ultimi ritocchi
Cantiere sul Ravone agli ultimi ritocchi

La circolazione veicolare sulla via, infatti, sarà consentita da subito in direzione periferia, mentre resterà - temporaneamente - interdetto il transito sulla corsia preferenziale in direzione centro, a partire da via Vittorio Veneto.

Anche il trasporto pubblico tornerà ai percorsi pre cantiere già da domani, sempre con direzione periferia.

Ma la riapertura completa è vicina, già prevista per i prossimi giorni, in cui sarà ripristinato l'assetto circolatorio precedente al cantiere anche nelle vie limitrofe, prima via San Pio V e poi via Malvasia, dove sarà riattivato il doppio senso di marcia entro lunedì prossimo, il 4 settembre.

Le tempistiche

“Riapriamo via Saffi nei tempi, in anticipo – spiega il sindaco Matteo Lepore -, che è un’arteria decisiva per la viabilità. Le aspettative erano alte e ci siamo assunti la responsabilità dei cantieri che, per quanto riguarda il tram, sarebbero dovuti essere l’anno prossimo, per rispondere ai problemi scaturiti con l’alluvione. Abbiamo deciso di anticipare i cantieri in estate per diminuire i disagi su entrambe le carreggiate. E tra due settimane riapriremo anche l’ultimo tratto. Non abbiamo aspettato la struttura commissariale e le risorse del governo, ma abbiamo utilizzato le risorse del cantiere del tram per risolvere il problema scaturito dall’alluvione”. I cantieri, però, “erano già previsti nel 2024, perché il torrente Ravone aveva bisogno di una sistemazione”.

I lavori del cantiere

“Abbiamo smantellato il manufatto preesistente”, dice l’assessore ai lavori pubblici Simone Borsari, illustrando l’iter operativo del cantiere. La struttura precedente è stata sostituita con una nuova e più ampia scatolare in calcestruzzo armato. Il nuovo impianto servirà a contenere il flusso del torrente, incrementandone la portata idrica. “Rispetto ai 16 metri cubi al secondo del precedente, ora la portata idrica arriva fino ai 20 metri cubi al secondo”, spiegano i tecnici.

La griglia a monte

La task force istituita per il Ravone ha eseguito diversi interventi, per ripristinare le condizioni di sicurezza prima dell’autunno. Tra questi, c’è il posizionamento di una griglia a monte del Ravone, a 250 metri circa dall’inizio della tombinatura, quindi in prossimità di via del Ravone 20, dotata di sensori attivi che rilevano il livello idrometrico dell’acqua. “Abbiamo installato una griglia a monte del Ravone, con le risorse del governo Renzi, un intervento che l’agenzia regionale ha chiesto che facesse il Comune, anche se non era di nostra competenza – precisa Lepore -. Ma l’abbiamo fatto volentieri, perché questa griglia fermerà tutti i detriti che rischiavano di riempire il Ravone”.