REDAZIONE BOLOGNA

Riaperte le porte del Bononia. Applausi al tenore Cristian Ricci

Il Circolo Bononia ha inaugurato la nuova stagione con il tenore Cristian Ricci in 'Nessun dorma', omaggio a Puccini. Grande successo per l'evento di alto livello culturale e sociale.

Cristian Ricci, tenore di fama internazionale, assieme alla presidente del Circolo Bononia, Rosanna Ghetti Il Circolo ha riaperto dopo la pausa estiva

Cristian Ricci, tenore di fama internazionale, assieme alla presidente del Circolo Bononia, Rosanna Ghetti Il Circolo ha riaperto dopo la pausa estiva

Il Circolo Bononia, dopo le vacanze d’estate, hanno riaperto alla nuova stagione sociale le porte cinquecentesche con ‘Nessun dorma’. Protagonista è stato il tenore Cristian Ricci, artista di caratura internazionale che con la pianista Elena Borova davanti a una platea di quasi duecento persone Soci del Club, autorità, industriali, imprenditori e membri eminenti della società civile, si è esibito nelle arie più note del bel canto italiano, introdotte dalla giornalista del settore operistico Federica Morello.

L’evento, organizzato e presentato dal Presidente del Circolo Bononia, Rosanna Ghetti, archeologa e storica dell’Arte greca e romana, è stato dedicato a Giacomo Puccini che il mondo intero celebra nel 2024, in occasione del centesimo anniversario dalla sua morte. "L’applauditissima serata ha testimoniato ancora una volta la grande svolta verso la cultura compiuta negli ultimi anni dall’antico Club bolognese, icastico della nostra realtà territoriale, che ne contraddistingue l’attività insieme all’impegno civile e sociale, oltre alla consueta tradizione di mondanità e alta cucina, grazie a Max Poggi, presidente di CheftoChef Emilia-Romagna, apprezzatissimo Chef del Bononia – fa sapere il Circolo in una nota –. Il tenore Cristian Ricci, eccellenza italiana del bel canto che spesso ha rappresentato nel mondo, è dotato di grande musicalità ed eleganza, di un timbro argentino e di un acuto squillante che ricordano nello smalto della dizione alcuni grandi tenori del passato. Il suo canto espressivo e il curatissimo fraseggio lo rendono sul palcoscenico, sia nel recital sia nell’opera, un interprete attento alle indicazioni del compositore e un fedele interprete dell’opera recitata. E questo vale per le sue interpretazioni: da Cavaradossi, Rodolfo o Rinuccio, Edgardo al Duca di Mantova".