MARCELLO GIORDANO
Cronaca

Restyling dello stadio Dall’Ara, qualcosa si muove: Webuild nuovo partner del Bologna per i lavori

Il club di Saputo ha firmato l’accordo esclusivo fino a fine 2027. La società leader nelle costruzioni prende il posto di Fincantieri. Il progetto, a causa degli extracosti, sale a 200 milioni di euro

ESTERNA CERTOSA

Il rendering dello stadio Dall’Ara dopo i lavori di restauro e di ristrutturazione

Bologna, 1 novembre 2024 – Nuovo partner dei lavori per il Bologna. La doppia operazione relativa al restyling Dall’Ara e all’allestimento dello stadio temporaneo resta in stand by, ma l’idea di portarla a termine, seppur con tempistiche non definite e ad oggi non definibili, resiste.

In questo senso è da leggere il duplice comunicato pubblicato ieri tanto dal Bologna Calcio quanto da Webuild, relativa alla nuova partnership: “Bologna fc 1909 e Webuild hanno firmato un accordo di partnership con diritto di esclusività fino al 31 dicembre 2027 – si legge – per lo svolgimento degli ulteriori approfondimenti di fattibilità tecnica e per la ristrutturazione e riqualificazione in modalità Epc (Engineering, Procurement and Construction) dello stadio Dall’Ara».

Webuild prende il posto di Fincantieri, gruppo con il quale il Bologna calcio aveva siglato un primo accordo annunciato il 4 giugno del 2020. Da allora sono passati più di quattro anni. Quell’accordo è scaduto nei mesi scorsi. Il partner dei lavori è però obbligatorio e il Bologna si è messo alla ricerca di un nuovo attore, dal momento che Fincantieri, dopo un’operazione poco fortunata relativa al porto di Miami, con il cambio di amministratore delegato ha ritenuto l’asset delle costruzioni e delle operazioni immobiliari, mantenendo solo i lavori già in corso.

E allora, in questo contesto, ecco Webuild, il gruppo principale del settore in Italia e tra i principali a livello mondiale, che già si è occupata di San Siro di Milano e dell’Olimpico di Roma per i mondiali del ‘90. È stata sempre Webuild a realizzare nove grandi stadi in giro per il pianeta: tra gli ultimi, l’Al Bayt Stadium per i mondiali qatarioti: «Siamo contenti dell’accordo raggiunto con il Bologna fc per lo stadio Dall’Ara e orgogliosi di contribuire a un progetto molto importante per il mondo del calcio e per questa città – ha dichiarato il direttore generale del gruppo multinazionale, Massimo Ferrari –, che dimostra di voler lavorare per costruire un nuovo stadio con una formula innovativa tra pubblico e privato».

Ora resta il nodo dei 50 milioni che mancano all’appello. Perché da quando la partita di restyling del Dall’Ara è iniziata, nel gennaio 2016, tra cambi di progetti, e formule (ovvero dalla cittadella della moda ai Prati di Caprara al Comune partner) e Covid sono lievitati i costi. Il partner dei lavori è obbligatorio per legge e l’annuncio è stato dettato anche dal fatto che Webuild è quotato in borsa e deve dare comunicazione ufficiale dei propri accordi: rappresenta però l’intenzione di non mollare, di provare a sbloccare la partita anche grazie alla politica, considerato che Claudio Fenucci, amministratore delegato dei rossoblù, è stato ospite due volte nei mesi estivi di commissioni governative per spiegare l’importanza di costruire fondi governativi in vista degli Europei 2032, che saranno ospitati da Italia e Turchia con Bologna città candidata.