Bologna, 9 ottobre 2024 - Da ex parcheggio abbandonato per anni al degrado a centro di eccellenza per il restauro e la conservazione del patrimonio cinematografico e fotografico. Procedono i lavori - seppur non così rapidamente - che daranno luce al nuovo centro Renato Zangheri in via del Giuriolo, tra via dell’Arcoveggio e via di Corticella, una zona destinata a trasformarsi profondamente nei prossimi anni (vedasi la linea verde del tram). I lavori - annunciati già nel 2019 dall’allora sindaco Virginio Merola - dovrebbero concludersi entro un paio d’anni, all’incirca a giugno del 2026.
Nella nuova struttura all’avanguardia della Cineteca arriveranno tre milioni di fotografie e circa 80 pellicole da conservare in speciali celle antincendio e vasche frigo, in aree dove l’ossigeno è regolato soltanto al 14%, per non permettere il divampare di incendi. Gli spazi, completamente rammodernati con i lavori portati avanti dallo Studio Iascone, sono ancora al centro dei cantieri suddivisi in due lotti finanziati attraverso fondi governativi e Pnrr 20-21 (per il secondo). Il primo, per un costo di 8 milioni, è stato praticamente completato, mentre il secondo lotto richiederà un intervento da 9 milioni per un valore complessivo di 17.
Si tratta di 15mila metri quadrati strappati all’incuria suddivisi su quattro piani, che ospiteranno anche un bistrot, un’arena all’aperto per le proiezioni estive e altri spazi moderni a disposizione di pubblico e cinefili. Previsto anche un piccolo parco collegato all’ingresso e un parcheggio. A lavorarci saranno circa una quarantina di dipendenti della Cineteca.
L’enorme immobile è finito al centro della visita dei consiglieri di Palazzo d’Accursio questa mattina, all’interno della commissione consiliare dedicata alla Cultura. “Questo è un luogo tolto al degrado e restituito ai bolognesi - commenta Simone Borsari, assessore ai Lavori Pubblici -. Tutelare le pellicole è fondamentale per difendere il grande patrimonio della Cineteca”.
E proprio il direttore Gian Luca Farinelli ha guidato i consiglieri comunali tra le rampe, i piani e gli enormi saloni dell’ex parcheggio, illustrando gli spazi e immaginando i futuri luoghi della cultura nella prima periferia, attraverso un fil rouge che collegherà il nuovo centro Zangheri al Modernissimo e agli altri luoghi in centro.
“In Italia la conservazione non sempre dà un immediato risultato, ma corrisponde a un lavoro di lunga lena - puntualizza Farinelli -. In questo luogo saranno conservati tre milioni di fotografie, una documentazione eccezionale. Una memoria straordinaria del nostro territorio. Oggi vediamo già riunita la collezione del Fondo Villani, il più grande studio fotografico bolognese del ‘900. Questo patrimonio è passato alla Regione Toscana, ma grazie a un accordo riusciremo a riportarlo qui. Nei prossimi mesi cominceremo a trasferire le fotografie ed entro il prossimo anno anche tutte le nostre pellicole”.