
Firmacopie di Matteo Renzi dopo la presentazione del libro ’L’influencer’
"Quello che abbiamo visto con Michele de Pascale alle ultime elezioni regionali è un modello per tutto il centrosinistra a livello nazionale". Firmato Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva ieri mattina era a Bologna, all’Opificio Golinelli, per presentare il suo libro ’L’influencer’. Un testo dove attacca la premier Giorgia Meloni, fa le pulci al governo e dà spunti su quello che servirebbe all’Italia. Proponendo un’alternativa. Con dentro anche il suo partito, nonostante le percentuali nei sondaggi e anche nei seggi girino, secondo i sondaggi, intorno al 2 per cento. "Ma il 2% fa la differenza tra la vittoria e la sconfitta. Dobbiamo superarlo, vero, ma sappiate che questo numero può far vincere le elezioni, vedi negli Stati Uniti o nei voti più combattuti degli ultimi anni. La Meloni l’ha capito benissimo: lo sa che se tutti gli altri si mettono insieme perde", ribadisce Renzi.
E allora ecco l’esempio di quanto è stato fatto in Emilia-Romagna nel novembre del 2024. Ovvero un’alleanza tra Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Riformisti e Civici che ha portato alla vittoria dell’attuale governatore, successore di Stefano Bonaccini. "Se ci si mette insieme senza veti e cercando di prendere voti, Giorgia Meloni va a casa. Non è brava a governare ma è bravissima a comunicare, cambiando la narrativa. Prendiamo spunto da quanto è successo in Emilia-Romagna", continua Renzi.
La sala si riempie velocemente. Oltre 300 presenti. E le copie dei libri venduti sfiorano le 150. "Renzi continua a provarci, vediamo cosa dice", racconta una signora che attende il suo arrivo. Insomma, c’è ancora curiosità per l’ex presidente del Consiglio e senatore, nonostante le posizioni politiche controverse degli ultimi anni, "ma in politica la coerenza è con le proprie idee e i propri valori", sentenzia il leader di Italia Viva. E i fedeli del partito lo sanno bene perché "cerchiamo un nuovo posizionamento, tornando tra la gente, stando al centro e guardando in modo stabile al centrosinistra. Anche a Bologna". Tra i presenti c’è Stefano Mazzetti, presidente regionale di Italia Viva. E poi Lina de Troia, coordinatrice di Bologna del partito. Ma anche Ernesto Carbone, componente del Consiglio superiore della magistratura e l’ex consigliera regionale Giulia Pigoni.
Bollette, pensioni, export. Renzi sceglie questi temi per convincere i presenti. Spara a zero su Meloni e Salvini. "L’Emilia-Romagna esporta più di Veneto e Lombardia, serve una guida seria. Salvini pensa che i dazi facciano bene? Una follia. I dazi, in una regione che esporta tanto, paradossalmente sono la battaglia più importante sulla quale mostrare la differenza rispetto a Meloni e Salvini. Noi abbiamo nei prossimi mesi una sfida cruciale per il futuro della nostra economia".
Poi, spazio al tessuto imprenditoriale locale e regionale, analizza alcuni degli episodi recenti avvenuti a Bologna e in Emilia-Romagna. "Il salvataggio della Lamborghini, l’apertura dello stabilimento Philip Morris in Valsamoggia, la forza della Motor Valley, del settore del packaging, delle meccatronica, del mondo farmaceutico e della cultura", insiste l’ex presidente del Consiglio.
Cita Lucio Dalla, il calcio del Bologna. Entra in sala con gli applausi al ritmo del tormentone ’Cuoricini’, "quelli che cerca insieme ai like e commenti positivi la Meloni sui social", e si ferma a firmare le copie del libro tra le note di ’San Luca’ di Luca Carboni e Cesare Cremonini. Tutti in fila per un selfie, una foto e uno scatto.