Matteo Renzi insiste su Isabella Conti: "Sindaca perfetta per Bologna". Carlo Calenda, ex ministro e leader di Azione, in campo per Roma, gli dà l’assist: "Penso che la proposta di Renzi su Bologna sia da tenere in considerazione perché Isabella è una persona di grandissima qualità, una bravissima amministratrice, e può essere la candidata di un fronte ampio".
E dire che non troppo tempo fa, Azione sul territorio aveva espresso il suo favore nei confronti di Matteo Lepore. Ma nel giro di poche settimane, il mondo è cambiato. E dalle elezioni Comunali slittate a ottobre al cambio al vertice nel Pd nazionale, fino al riemergere della questione femminile rimasta in sonno, lo scenario per le prossime elezioni potrebbe cambiare. E se risulta impossibile che il Pd di Bologna (che ha il 40 per cento) rinunci a esprimere il suo candidato, resta il mantra del Pd nazionale, con Francesco Boccia, responsabile Enti Locali: le primarie. Della serie: se la Conti vuole correre, benvenga. Ma scenda in campo ai gazebo di coalizione. Comunque sia, se primarie saranno, è ovvio che la Conti spariglierà. E da un duello Lepore-Aitini, le acque del centrosinistra si agitano (e allargano) verso la Conti. Renzi lo sa e tira dritto: "Giovane sindaca molto capace, combattiva, riformista, decisa, Isabella sarebbe la perfetta sindaca della dotta Bologna del post pandemia". E ha aggiunto: "Isabella sarebbe la sindaca della transizione ecologica, lei che ha combattuto contro la cementificazione delle cooperative. La sindaca dei diritti ma anche dei doveri, degli asili nido e delle periferie: la sua storia parla per lei".
Restano, però, le resistenze del Pd che punta a riportare la palla da Roma a Bologna. La capogruppo dem, Simona Malpezzi (Base riformista), ha ribadito la necessità che sia "il territorio a decidere". E provoca l’ex premier: "Serve chiarezza sul posizionamento". Insomma, con chi vuole allearsi Italia Viva? Se, infatti, la Conti ha sempre giocato nel campo del centrosinistra in città, ci sono anche altre anime interne a Iv che non disdegnano il dialogo con i moderati di centrodestra. Ernesto Carbone, che nelle scorse settimane aveva espresso parole di apprezzamento per l’ex ministro Galletti, nome papabile per lo schieramento opposto, ieri ha ribadito la linea Renzi: "Isabella il nome giusto. Non capisco perché per il Pd valga il metodo di un accordo sulle donne capogruppo e non possa valere lo stesso metodo per Bologna. Tra l’altro qual è il problema della Conti? Che è di Italia Viva? Preferirei obiezioni programmatiche, più che di casacca...Lo stesso vale per Calenda a Roma. Serve un accordo nazionale che riguardi le cinque città". Di certo c’è che la Capitale influenzerà anche le mosse negli altri Comuni. E la Lega, con il parlamentare romagnolo Gianni Tonelli, già attacca: "La Conti? Solo tatticismo".
ros. carb.