REDAZIONE BOLOGNA

Reno, continua la secca: "Lavori fino al 31 gennaio"

Proseguono le operazioni per rimuovere fango e detriti dal canale intasato

Una delle immagini di pulizia del canale in secca diffuse da Canali di Bologna

Una delle immagini di pulizia del canale in secca diffuse da Canali di Bologna

La secca del Reno prosegue. E continuerà, presumibilmente, almeno "fino al 31 gennaio". Colpa dei lavori proseguiti un po’ a rilento a causa della pioggia che, in diverse giornate di dicembre, ha impedito di procedere con la rimozione di fango e detriti dal canale. La comunicazione arriva direttamente da Canali di Bologna, che da ottobre continua le operazioni di pulizia straordinaria del Canale di Reno: la secca era stata prevista, come ogni anno, proprio a ottobre, ma l’alluvione arrivato nella notte tra il 19 e il 20 ha poi costretto il consorzio a prolungare il periodo per diversi mesi. Inizialmente, a fine novembre, si era detto che la secca sarebbe terminata prima di Natale. Poi si è messa di mezzo ancora una volta la pioggia, che a dicembre non ha lasciato in pace Bologna. "In quel mese siamo riusciti a lavorare soltanto tre giorni", sottolineano dal Consorzio.

Il tratto più critico resta quello che si snoda dalla Certosa fino a via della Grada, dove i lavori straordinari di pulizia sarebbero arrivati a un avanzamento del 70%, con l’intervento ancora in corso. Sistemati, invece, gli altri punti ‘caldi’: nel tratto da Casalecchio fino alla Certosa i detriti sono stati rimossi, così come sono state sistemate le varie frane causate dagli allagamenti, rimettendo in sesto lo scorrimento del canale. Operazioni ultimate anche nel tratto da via della Grada a via Marconi, "in collaborazione con i cantieri del tram". Resta dunque soltanto la parte sotterranea del canale che si congiunge a via della Grada, proprio nella zona dove si sono visti gli effetti principali del disastro di ottobre.

Dal consorzio comunicano che l’intervento con ogni probabilità finirà entro gennaio, salvo ulteriori complicazioni: Milena Naldi, referente di Canali di Bologna, aveva parlato al Carlino raccontando come fossero "circa 3.000" le tonnellate di fango e rami da rimuovere, che si erano accumulate andando a ostruire il canale.

fra. mor.