ANDREA SPINELLI
Cronaca

Renga e Nek, il sodalizio: "Un’avventura fantastica. E ora il cerchio si chiude"

Due Sanremo, un disco e un lungo tour per il duo che ha conquistato il pubblico. Dopo le date all’EuropAuditorium, gran finale all’Ocean Theatre di New York .

Renga e Nek, il sodalizio: "Un’avventura fantastica. E ora il cerchio si chiude"

A sinistra Filippo Neviani, in arte ‘Nek’ (52 anni), insieme con Francesco Renga (56)

Bologna, 29 settembre 2024 – Alla fine è andata meglio di ogni più rosea aspettativa. Il sodalizio RengaNek è piaciuto al pubblico e quello che avrebbe dovuto essere un concerto celebrativo all’Arena di Verona per i 40 anni di carriera dell’uno e i 30 dell’altro s’è trasformato in un album, due Sanremo e un lunghissimo tour. Sull’agenda l’epilogo è cerchiato in rosso il 13 ottobre sul palco dell’Ocean Theatre di New York, dopo un giro d’onore nei teatri che vede ‘Fra’ e ‘Fili’ in scena all’EuropAuditorium oggi, domani e martedì. "Diciamo che la cosa ci è un po’ sfuggita di mano", scherza Filippo-Nek. "Onestamente, non era poi scontato che potessimo andare avanti così a lungo, affrontando addirittura un Sanremo da ospiti e uno in gara. Avendo diversi punti in comune, ma percorsi musicali differenti, pure la piena intesa non era poi così sicura. E invece…".

Effettivamente, dopo un anno di tournée, potevate reputarvi già soddisfatti.

Renga: "Infatti. Ma durante l’estate del 2023, mentre ci trovavamo in Puglia, tra una serie di concerti e l’altra, è arrivata la telefonata di Amadeus con la richiesta di un pezzo per Sanremo. Abbiamo preso tempo per vedere se tra le canzoni che stavamo mettendo da parte per i rispettivi album solisti ce n’era uno idoneo a essere condiviso. È saltata fuori Pazzo di te e la macchina è ripartita".

Stavolta però si chiude.

Renga: "Un po’ di melanconia c’è, inutile negarlo".

Nek: "Sì, ma anche una gran felicità per come sono andate le cose".

Cosa vi ha sorpreso lungo il cammino?

Nek: "L’affetto della gente. In alcuni concerti abbiamo richiamato anche 15 mila persone, rimaste lì ad ascoltarci e a cantare dall’inizio alla fine".

Renga: "Nel bis ringraziamo il pubblico per regalarci ancora, dopo tanto tempo, la libertà di fare quel che ci pare, fregandocene dei trend del momento".

Nek: "Prendi l’ultimo singolo. Anche se in certi ambienti è stato un po’ snobbato, abbiamo potuto pubblicare un brano a suo modo particolare come Dolcevita proprio perché il pubblico, in tutti questi anni, ci ha dato la fiducia di farlo".

Quando stai sulla strada tanto tempo, per evitare la routine, occorre una bella dose di divertimento. Da dove nasce?

Nek: "Dall’happening. Un classico è Fra che si scorda i testi delle canzoni, ma anche io che quando suono il basso penso allo strumento e mi dimentico di cantare le mie parti".

Renga: "Quando Filippo imbraccia il suo basso tutto il resto scompare, non gliene frega più nulla di me o della canzone. Ah, un’altra (bella) sorpresa delle ultime date è stato il ritorno del lancio dei reggiseni sul palco".

Tutto molto rock’n’roll. Lei Nek due anni fa ha fatto il punto sui suoi 30 anni di palcoscenico con l’antologia ‘5030’. Voltata pagina, da dove pensa di ripartire?

Nek: "Dal minimalismo. C’è un momento dello spettacolo in cui con Francesco rivanghiamo alcuni nostri vecchi pezzi compresa Senza vento dei Timoria. Anche se abbiamo alle spalle una band di sette elementi in quel momento rimangono solo basso, chitare e batteria con una bella tensione rock. Ecco, mi piacerebbe ricominciare da quello spirito lì".

Lei, Renga, il suo ultimo album L’altra metà l’ha inciso addirittura nel 2019.

"Io riprendo da dove ho lasciato cinque anni fa, con l’occhio puntato su quel che mi accade attorno guidato da un pensiero, non lontano da quello di Filippo, rivolto all’essenza e alle radici. L’esperienza del tour in corso è servita anche a riappropriarmi di quel modo di approcciare la musica".

Il 13 ottobre a Brooklyn si chiude.

Nek: "Saremo ospiti del Festival della musica italiana NYCanta e prevedo una serata carica di emozione. Anche se si tratta di un arrivederci, non certo di un addio. Il mestiere, infatti, mi ha insegnato che fra due amici la scintilla può sempre tornare".

L’evento sarà presentato da Pupo.

Renga: "Già. Hai visto mai che l’anno prossimo ripartiamo in trio con lui?".