PAOLO ROSATO
Cronaca

Regionali, Lisei attacca i dem: "Alluvione, gestione fallimentare"

Il senatore di FdI: "Candidano de Pascale? Ha i soldi e non li spende". Ancora stallo sul nome del centrodestra

Regionali, Lisei attacca i dem: "Alluvione, gestione fallimentare"

Marco Lisei, senatore di Fratelli d’Italia, le Regionali per l’Emilia-Romagna si stanno avvicinando. A che punto è il confronto tra gli alleati della coalizione di centrodestra?

"Il confronto non è partito ancora, siamo stati impegnati sulle Europee. Ora ci vedremo con gli alleati e valuteremo assieme il candidato. Il centrodestra cresce, siamo passati dal 35,85% delle politiche del 2022 al 40,61% delle elezioni per Bruxelles. Fratelli d’Italia passa inoltre dal 25% al 28%, abbiamo conquistato nuovi comuni...Siamo molto fiduciosi".

Scelta tra civico e politico, c’è una preferenza?

"Approfondiremo i dati elettorali per scegliere la soluzione migliore".

Tra i nomi in campo, per ora, c’è quello di Elena Ugolini, già sottosegretario nel governo Monti e preside a Bologna del liceo Malpighi. FdI ha dato un’indicazione?

"Leggo tanti nomi, ma prima dei nomi viene l’unità di intenti con gli alleati"

Nel Pd si sta facendo avanti il nome di Michele de Pascale, sindaco di Ravenna. Un avversario temibile?

"E’ quello che chiedeva i soldi per l’alluvione ed avuti dal governo deve ancora spenderli".

Invece Stefano Bonaccini dovrebbe dimettersi da governatore all’inizio di luglio. Poi ci sarà un periodo di ordinaria amministrazione prima del voto. Questo rebus sulla sua successione nel Pd potrebbe giovarvi alle urne?

"Bonaccini è emarginato nel Pd, viene solo usato come una figurina, una Salis qualunque. Lui per sopravvivere politicamente ha scelto di abbandonare la Regione e andare in Europa. Un comportamento che non gli fa onore".

Dal post alluvione alla gestione della Sanità, quali sono gli argomenti sui quali batterete in campagna elettorale?

"La sinistra sta diventando sempre più estremista, questo è preoccupante per la nazione, ma soprattutto lo è per una regione produttiva come l’Emilia Romagna non può permettersi una sinistra che rincorre il fanatismo ecologico ed agita ogni tre per due un pericolo fascista che non esiste. Io credo sarebbe una sciagura".

Crede che i risultati del governo incideranno anche sul voto regionale?

"Noi con Giorgia Meloni abbiamo portato il record di occupati, le borse volano, i salari si alzano, il Pil cresce e l’Italia è tornata centrale nel mondo come stiamo vedendo nel G7. Vogliamo portare questi risultati in Regione. Sulla sanità chi l’ha distrutta, ovvero il Pd, chi ha tagliato migliaia di posti letto e fatto scappare il personale farebbe meglio a tacere. Noi abbiamo investito più di ogni altro, e ora risolveremo le liste di attesa".