Regionali, il verbo di Renzi: "Pd appiattito sulla Cgil"

"De Pascale candidato? È presto". Ma lancia una stoccata all’avversario Colla. Calenda il primo a proporre il sindaco di Ravenna. Gli altri partiti non si scoprono.

Regionali, il verbo di Renzi: "Pd appiattito sulla Cgil"

Regionali, il verbo di Renzi: "Pd appiattito sulla Cgil"

BOLOGNA

Il calcio d’inizio nella grande partita di centrosinistra per il post Bonaccini, alla fine, l’ha dato Carlo Calenda. E poco dopo il primo pallone toccato il match sembra già entrato nel vivo, suscitando diverse reazioni (o silenzi) tra le compagini interessate. Il senatore bolognese di Azione Marco Lombardo guarda al voto del prossimo fine settimana e non si scompone. "Se c’è De Pascale, lo sostengo" aveva detto il leader di partito, in riferimento all’ipotesi del sindaco di Ravenna in pole position nel totonomi per la guida di viale Aldo Moro. "Ha fatto un ottimo lavoro. Se il candidato per il centrosinistra fosse lui, secondo me possiamo iniziare a lavorare anche subito", il commento di Calenda. Poi c’è Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che sferza: "Ad oggi si scrive Pd, si legge Cgil". Il riferimento potrebbe essere a Vincenzo Colla, ex segretario del sindacato e tra gli altri nomi in lizza per le prossime Regionali, come De Pascale.

Il tema è chiaramente quello del famoso ’campo largo’ da replicare, eventualmente, anche quando ci sarà da decidere sul dopo Bonaccini. Michele De Pascale, infatti, a Ravenna guida una coalizione sostenuta dal Movimento 5 Stelle. E se il primo nome ‘in chiaro’ per il centrosinistra è arrivato da Azione, c’è chi subito guarda allo scacchiere.

Una partita da cui però si smarca appunto Lombardo, che ricorda l’assoluta priorità di Europee e Amministrative: "Il mio impegno e la mia concentrazione sono su queste sfide. Delle elezioni regionali parleremo dopo il 9 giugno". Lo stesso Renzi, che in vista delle Europee promuove la lista Stati Uniti d’Europa, guarda anche alle possibili affinità in vista delle Regionali nostrane: "Se ci sarà la possibilità di dare corpo a un’alleanza che sostenga una proposta coerente, riformista e credibile, noi siamo pronti – spiega il numero uno di Italia Viva –. Altrimenti,come abbiamo fatto altrove, possiamo pure andare da soli". E sul sindaco di Ravenna: "Conosco De Pascale da molto tempo, ma credo che il nome del candidato debba essere il punto di arrivo di un ragionamento politico e non quello di partenza".

Nel centrodestra, invece, qualche giorno fa l’ipotesi di un campo largo con Pd e Cinque stelle insieme aveva già fatto storcere il naso a chi invoca "maggiore competitività e infrastrutture per l’Emilia-Romagna".

Dal Pd, intanto, nessun ulteriore commento. Al centro della partita delle Regionali resta la ‘Fabbrica delle idee’ sul modello di Giulio Santagata: prima un percorso che possa portare a un programma condiviso, soltanto poi arriveranno i nomi. E soprattutto prima le Europee e le Amministrative, come dice Lombardo. Intanto, su questo, la visione è già la stessa.

Andrea Bonzi

Francesco Moroni