Bologna, 1 novembre 2021 - Percepivano il reddito di cittadinanza, senza averne i requisiti. Sono due le donne denunciate dai carabinieri della Compagnia di San Lazzaro che vanno a sommarsi agli altri duecento truffatori scoperti dall’estate ad oggi. Le due nuove situazioni di irregolarità sono state messe in luce nell’ambito dei controlli a tappeto che i carabinieri stanno eseguendo nei confronti delle persone risultanti beneficiarie del sussidio, senza averne titolo perché sottoposte a misure restrittive della libertà personale. Nel primo caso si tratta di una donna italiana di 40 anni, residente a Bologna, beneficiaria di un sussidio di 500 euro mensili dal febbraio dello scorso anno, nonostante il convivente fosse agli arresti domiciliari dal 2019 per spaccio di stupefacenti.
Nel secondo caso a finire nella rete dei militari sanlazzaresi è stata una donna ucraina 31enne, anch’essa residente in città, la quale è risultata ricevere un indennizzo di 650 euro mensili da marzo dello scorso anno. Peccato, però, che la stessa si trovi in stato di detenzione domiciliare, dovendo espiare una pena di un anno e otto mesi di reclusione per i reati di rapina e spaccio di stupefacenti.
Entrambe dovranno ora rispondere anche dell’accusa di truffa e resa di false dichiarazioni al fine di ottenere il sostegno economico introdotto dal "Decreto Legge 28 gennaio 2019 n. 4" come misura di contrasto alla povertà. Nel frattempo i carabinieri hanno avviato le procedure per il recupero di quanto indebitamente percepito, complessivamente pari all’importo di 17mila euro che le due truffatrici avevano irregolarmente sottratto allo Stato. Le indagini dell’Arma proseguiranno anche nelle prossime settimane.