CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Red Sox, vertenza chiusa con la coop: "Mai voluto colpire Cotabo. La rottura non c’entra coi no-Pos"

Roberto Mantovani è diventato noto per la sua campagna contro i colleghi anti-pagamento elettronico. Finito sotto disciplinare, è stato espulso. Dopo la minaccia delle cause, ieri il ’divorzio consensuale’.

Red Sox, vertenza chiusa con la coop: "Mai voluto colpire Cotabo. La rottura non c’entra coi no-Pos"

Red Sox, vertenza chiusa con la coop: "Mai voluto colpire Cotabo. La rottura non c’entra coi no-Pos"

C’è una nuova puntata, con ogni probabilità l’ultima, del botta e risposta tra il tassista bolognese Roberto Mantovani, in arte Red Sox, e la cooperativa Cotabo. Nei mesi scorsi, Mantovani era stato espulso dalla coop, assistita dall’avvocato Jacopo Mannini, a seguito di un provvedimento disciplinare. "Dopo otto anni – così il tassista – il mio rapporto associativo e professionale con la coop Cotabo può dirsi concluso. Mi lascio alle spalle l’esperienza in cooperativa, prendendo atto e concordando che non e` possibile proseguire oltre, poiché le divergenze tra me e Cotabo, che hanno portato alla cessazione del rapporto associativo, sono ritenute insuperabili da ambo le parti". Mantovani è molto conosciuto sotto le Due Torri perché da tempo pubblica sui social i suoi guadagni giornalieri e denuncia i colleghi che non vogliono essere pagati con le carte di credito. Denuncia per cui, in passato, si è anche ritrovato con le gomme del taxi a terra e si è visto recapitare lettere di minacce. "Ci tengo comunque a precisare – continua il tassista – che tali divergenze non riguardano la campagna contro i tassisti No-Pos, che ho avviato anni orsono e che ho intenzione di proseguire. A riguardo, ci tengo a ribadire, come ho già avuto modo di scrivere nel mio libro, che Cotabo ha sempre promosso l’utilizzo degli strumenti tracciabili di pagamento, adottando un metodo particolarmente avanzato di raccolta attraverso le carte di credito e attraverso l’app b-Taxi". E aggiunge: "Del resto, non ho mai voluto colpire la cooperativa, della quale condivido integralmente la carta dei valori, o Legacoop alla quale Cotabo è associata e nell’esprimere le mie critiche mi sono sempre mosso nel solco della legalità, in un contraddittorio che non è mai stato animato da intenti profittevoli o lucrativi. Continuo dunque il mio percorso di tassista, forse scomodo, ma sempre coerente con se stesso e con i valori di legalità, critica sociale e correttezza che credo mi abbiano contraddistinto in questi anni".

Immediata la risposta della cooperativa che "prende atto della dichiarazione diffusa da Roberto Mantovani in merito alla sua esclusione, con la quale vengono definitivamente chiarite le ragioni che hanno giustificato quella scelta che, come più volte ribadito, nulla hanno a che vedere con le posizioni espresse dall’ex socio in merito all’utilizzo degli strumenti tracciabili di pagamento, alle sue battaglie per la ‘legalità’ e, in generale, all’operato della cooperativa". Non solo, Cotabo ha fatto sapere che "considera definitivamente conclusa la vertenza con l’ex socio e non promuoverà l’arbitrato volto a riconoscere la correttezza del proprio operato, del resto definitivamente ammessa dallo stesso Mantovani".