REDAZIONE BOLOGNA

Razzie nei cimiteri, rubati vasi di rame e fiori

Dopo le grondaie ora spariscono anche le cornici in metallo. Falco (Gruppo Mistro): "Bisogna vigilare e installare le telecamere"

Razzie nei cimiteri, rubati vasi di rame e fiori

Prima le grondaie, poi le coperture, quindi i vasi e spesso anche i fiori. Cimiteri di Valsamoggia sempre nel mirino dei ladri dell’oro rosso, e dopo le razzie sistematiche delle lattonerie in rame ora arriva anche la caccia ai vasi portafiori. La segnalazione, non nuova, è arrivata anche nell’ultimo consiglio comunale di Valsamoggia con Giuseppe Falco (Gruppo Misto, nella foto) che con una interrogazione ha chiesto un intervento del sindaco, in particolare per l’installazione di un sistema di videosorveglianza e anche di apparecchiature automatiche di apertura e chiusura, così da rendere più difficile l’opera dei ladri sacrileghi che pare non si fermino neppure di fronte alle immagini sacre, purchè siano di metalli pregiati.

"Diversi cittadini mi informano che in tutte le municipalità risulta che nei cimiteri siano stati asportati tutti i porta fiori in rame posti dinanzi ai loculi dei defunti, oltre alle piantine che avviene sistematicamente. Ho constatato di persona proprio recentemente la situazione del cimitero di Monteveglio, al Castello, e a detta di tante persone con dispiacere si nota che è alla mercè di chiunque, giorno e notte. E a proposito dei furti ho consigliato a tutti di sporgere denuncia", spiega il consigliere Falco al quale ha risposto il sindaco Ruscigno.

"In Valsamoggia sono presenti 22 cimiteri di cui quattro dotati di cancelli a chiusura automatica con apertura e chiusura programmata: il cimitero di Bazzano, Crespellano, Calcara e Pragatto, con orari stabiliti da ordinanza", ha premesso il sindaco che ha aggiunto come "L’attuale sistema di videosorveglianza non prevede telecamere all’interno delle aree cimiteriali, in quanto sprovviste di connessione idonea. All’interno del progetto regionale per la diffusione della banda ultra larga è stato richiesto di inserire punti di interconnessione anche nei cimiteri in modo da poter eventualmente programmare l’installazione di sistemi di controllo nei punti di accesso".

Una risposta che non ha soddisfatto Falco il quale ha osservato come "Non si registri un impegno preciso dell’amministrazione nel tutelare e vigilare in modo adeguato i nostri cimiteri, pur di fronte a fatti come quelli descritti che necessitano invece almeno dell’adozione di strumenti di dissuasione, come appunto le chiusure notturne degli accessi e un sistema di telecamere che possano scoraggiare questi gesti o risalire ai responsabili".

Gabriele Mignardi