Bologna, 29 marzo 2024 – Sui social si era parlato di quattromila, forse cinquemila persone, in arrivo anche dall’estero. Questa sera, però, erano più o meno cinquanta (video). Sembrerebbe un flop il rave party di Pasqua che tanto aveva fatto preoccupare i bolognesi nei giorni scorsi.
Un flop influenzato, soprattutto, dai controlli a tappeto messi in campo per tutta la giornata di oggi dalla polizia. In serata l’ultimo blitz, all’ex caserma Stamoto di viale Felsina, dove all’interno si è rifugiata una cinquantina di persone per occupare l’immobile e ospitare la festa. Sul posto sono arrivati gli agenti della Squadra mobile, che hanno monitorato e tenuto sotto i riflettori il complesso per evitare, soprattutto, che da 50 si passasse a 100. E a un migliaio. "Raggiungeteci all’ex caserma Stamoto – hanno scritto gli attivisti sui propri canali social –. Live e dj set, concerti, proiezioni, giocoleria, discussioni, banchetti, autoproduzioni e chill-out zone". E ancora: "Porta la tua acqua, parcheggia dentro". Un’attività da Pr in piena regola per cercare di adunare più adepti possibile, frenata però dall’immediato presidio della Mobile.
L’azione preventiva era iniziata già di mattina, quando molti avranno notato l’elicottero intento a sorvolare sopra la città. Vecchi fabbricati, capannoni dismessi, ex caserme: la polizia ha scandagliato tutte le ipotetiche aree adatte a ospitare la festa illegale. Innanzitutto, i dintorni dei Prati di Caprara, dove gli agenti intervenuti hanno individuato due furgoni sospetti e identificato cinque persone nell’ambito dei controlli. Proprio qui, a dicembre, una delle ultime occupazioni di ‘Taz’.
E ancora l’ex Perotti di via Carlo Marx: nessun angolo è sfuggito ai controlli. Sui gruppi Telegram da cui era trapelata la notizia, infatti, non era stato indicato un luogo preciso, ma una non meglio definita area tra Corticella e l’ospedale Maggiore. L’annuncio del fantomatico rave ‘KamiTaz, normal is boring’, in cui si era parlato di diversi giorni di occupazione, aveva fatto balzare tutti sull’attenti. La festa, però, sembrerebbe essere stata già smorzata.