REDAZIONE BOLOGNA

Rave party, il giorno dopo. Denunce e fogli di via

In 750 hanno occupato l’area ex Oz tra via Calzoni e via Stalingrado. Duecento identificati. Cavedagna (FdI): "Centri sociali coccolati da Lepore".

Uno dei graffiti comparsi in via Calzoni dopo il rave party

Uno dei graffiti comparsi in via Calzoni dopo il rave party

In 750 al rave di Capodanno tra via Calzoni e via Stalingrado, oltre 200 le persone identificate dalla polizia di Stato tra i partecipanti: sono scattati fogli di via e denunce per ’invasione di terreni o edifici con pericolo per la salute pubblica o l’incolumità pubblica’. Sono stati danneggiati gli infissi e imbrattate le pareti, sia all’interno che all’esterno dello stabile.

Nel tardo pomeriggio del primo gennaio si è concluso il party musicale “Sound of Freedom”, non autorizzato e con obiettivo la contestazione della legge anti-rave e del Ddl sicurezza, che ha avuto inizio il 30 dicembre all’interno di un capannone (dove prima c’era il vecchio Oz): in centinaia erano entrati abusivamente, forzando il cancello di ingresso, e dando così il via alla lunghissima ‘festa’.

Il deflusso definitivo dei partecipanti, in numero stimato di circa 750 persone, è avvenuto a partire dalle 18 circa del primo giorno dell’anno, quando hanno abbandonato quei locali dando vita a un corteo composto da persone e veicoli incolonnati, poi si sono diretti su Via Stalingrado occupando, in alcuni punti, parte della carreggiata.

La polizia ha identificato oltre 200 partecipanti all’iniziativa, provenienti soprattutto dalle province della Regione, oltre che da alcune province del centro e del nord Italia. Le loro posizioni sono ora al vaglio della Digos, che invierà informativa di reato alla Procura, e della Divisione Anticrimine, che avvierà l’istruttoria per le misure di prevenzione da parte del questore.

Sequestrata, ai fini della confisca, parte della strumentazione utilizzata per ascoltare la musica e sei persone sono state multate dalla Stradale per violazione del codice della strada.

"Un sentito grazie alle forze dell’ordine che hanno ripristinato la legalità fermando il rave abusivo – le parole di Stefano Cavedagna, eurodeputato di Fratelli d’Italia –. Purtroppo questi eventi accadono sempre qui perché certi rivoluzionari dei centri sociali sanno di trovare terreno fertile a Bologna e vengono tollerati dalla sinistra che governa la città. Tutto a danno dei bolognesi. Lepore e Clancy prendano le distanze da questi personaggi, che si sentono impuniti e coccolati proprio dalla giunta. I rave party, anche questo, sono popolati da persone sotto effetto di sostanze e armate – incalza Cavedagna –. Un pericolo per la collettività. A dimostrazione ancora una volta della bontà delle norme anti-rave del governo Meloni. Manca solo una presa di posizione decisa da parte del Pd in città".

c. g.