C’è voluto quasi un mese di indagini serrate per individuare e arrestare l’uomo che, lo scorso luglio, ha aggredito e tentato di rapinare una donna a Zola Predosa. L’uomo, un italiano di quarantacinque anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato rintracciato dai carabinieri di Borgo Panigale mentre si trovava in vacanza in Calabria, in una località balneare della provincia di Cosenza. I militari non avevano mai smesso di cercarlo e, nella giornata di ieri, lo hanno arrestato.
Per ricostruire i fatti bisogna tornare indietro di un mese. La vittima, una prostituta di circa quarant’anni, si trovava lungo una strada di Zola Predosa per incontrare i clienti quando è stata avvicinata da un’auto con a bordo l’aggressore. L’uomo, che come ha raccontato la donna ai carabinieri conosceva appena, l’ha costretta a consegnargli una piccola somma di denaro, circa trenta euro, che aveva con sé.
Non soddisfatto, ha poi cercato di sottrarle la borsa, ma la donna lo ha respinto. A quel punto, l’aggressore ha perso il controllo: l’ha minacciata di morte e ha iniziato a colpirla con un cacciavite alle braccia e alle gambe, procurandole lesioni guaribili in tre giorni.
Non appena è riuscita, la ’lucciola’, seppur terrorizzata e dolorante, ha prontamente chiamato i carabinieri, che si sono precipitati sul posto. Tuttavia, l’uomo, senza sottrarre nulla alla vittima, è riuscito a fuggire poco prima del loro arrivo, facendo perdere le sue tracce.
Dopo la denuncia della vittima, i militari della Sezione radiomobile di Borgo Panigale hanno immediatamente avviato le indagini per risalire all’identità dell’aggressore.
Le testimonianze raccolte e i filmati delle telecamere di sorveglianza nella zona hanno giocato un ruolo fondamentale per aiutare i carabinieri a ricostruire i pezzi della vicenda e individuare il sospettato.
Le indagini, nonostante si siano rivelate particolarmente complesse, alla fine si sono concluse con un’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Bologna, su richiesta del pubblico ministero che ha coordinato le indagini degli investigatori.
La fuga fuori regione è servita a poco. I militari dell’Arma, anche se dopo un mese, sono infine riusciti a localizzarlo e arrestarlo. Ora il quarantacinquenne si trova nel carcere di Paola, in provincia di Cosenza, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Sara Ausilio