NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Rapina in villa a Bologna, la strategia del Comune: telecamere e controllo di comunità

Il capo di Gabinetto Matilde Madrid: "Valutiamo l’installazione di occhi elettronici in via Gandino". E oggi con il sindaco incontrerà i residenti: "Individueremo referenti che segnaleranno situazioni sentinella"

Il capo di Gabinetto del sindaco Matilde Madrid ha presentato il piano del Comune

Bologna, 30 giugno 2023 – Prima gli occhi umani. Per vedere, segnalare, indirizzare il lavoro di prevenzione. E poi pure quelli elettronici, per favorire il lavoro di indagine. Si può riassumere così strategia messa in campo dal Comune per rispondere alla richiesta di sicurezza dei cittadini, il giorno dopo la tentata rapina di via Bellacosta, dove tre banditi hanno puntato la pistola alla testa di una diciottenne, per poi darsi alla fuga, ai 180 all’ora, in via Murri.

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"La volontà di estendere la videosorveglianza anche alla zona di via Gandino e nelle strade limitrofe c’è e il progetto, entro la terza settimana di luglio, verrà discusso in Prefettura per poi chiedere un cofinanziamento al ministero dell’Interno. Stiamo parlando qualche centinaio di migliaia di euro, non di poche risorse", ha anticipato il capo di Gabinetto Matilde Madrid, che oggi, assieme al sindaco Matteo Lepore, incontrerà i residenti di quella zona della città. Per proporre loro, in attesa di reperire i fondi per l’installazione della nuova rete di telecamere - che si inserisce nel progetto che già prevede la copertura di alcune aree del Savena e Borgo Panigale, che sono però già attrezzate con la fibra - anche un altro tipo di collaborazione.

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"Vorremmo avviare – dice Madrid – un modello di controllo del territorio di comunità. Non si tratta di giustizia fai da te, né di sceriffi. Proprio il contrario: una collaborazione, disciplinata da linee guida del Viminale e anche della Regione, per segnalare situazioni sospette o ritenute di rischio e aiutare le istituzioni a muoversi nella giusta direzione d’intervento".

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In concreto, uno o più cittadini verranno scelti come referenti per far da tramite tra i residenti e le forze dell’ordine - in questo caso, la polizia locale - comunicando fatti ritenuti di interesse emersi in seno alle chat e ai gruppi di quartiere. Fatti valutati in base a parametri che permetteranno loro di decodificare le notizie di interesse. "Una prima assoluta per Bologna", dice Madrid. A cui risponde però subito il consigliere di Bologna ci piace, Gian Marco De Biase: "bene il numero attivo, ma non è una novità. Fu sperimentato anni fa, in Bolognina, e poi abbandonato". A proposito di opposizioni, la capo di Gabinetto manda una stoccata a Lega e Fratelli d’Italia: "Invece di fare sciacallaggio politico sulla sicurezza, visto che l’ordine pubblico è competenza del Governo e ci sono loro, perché non fanno da tramite per ottenere risorse?". Stessa posizione anticipata dal sindaco Lepore, rispondendo alle accuse di immobilità sul fronte sicurezza: "È una finta opposizione, perché in realtà governano il Paese e in particolare si devono occupare dei temi dell’ordine pubblico e della sicurezza. Quindi che ci mettano nelle condizioni di avere le risorse per fare le cose che servono insieme ai cittadini".