Bologna, 2 gennaio 2025 – I rapinatori devono aver visto la madre partire con le valigie. E hanno pensato che la villetta di via Marco Emilio Lepido fosse vuota e di poter agire indisturbati. Non potevano immaginare che il figlio diciassettenne fosse rimasto solo in casa. E hanno dovuto cambiare i loro piani all’ultimo, ma neanche troppo, optando per bloccare il ragazzino con delle fascette da elettricista, mettendo comunque a segno il colpo.
La rapina è avvenuta nella notte tra il 30 e il 31 dicembre in una casa isolata ai confini tra Bologna e Anzola: i rapinatori, almeno quattro, probabilmente di origine albanese, tenevano sotto controllo la casa e hanno atteso che gli amici del ragazzino, che avevano trascorso la serata con lui, uscissero. Erano circa le 2,30 quando, dopo aver rotto una finestra, si sono introdotti nella villetta: uno ha bloccato il ragazzino ed è rimasto con lui mentre i complici portavano via tutto. Hanno tagliato la cassaforte e portato via qualsiasi cosa di valore l’abitazione contenesse, per un bottino ancora da quantificare, che si aggirerebbe intorno ai 50mila euro: non solo gioielli, orologi e abiti firmati, ma anche il Bimbi, l’aspirapolvere Folletto e una grossa televisione. Una volta finito il lavoro, se ne sono andati, passando per la stessa strada da cui erano arrivati: i campi alle spalle di via Marco Emilio Lepido.
Il ragazzino, poco prima dell’alba, è riuscito a liberarsi e ha chiamato la polizia: ha raccontato agli agenti della nottata di paura. Stando a quanto messo a verbale dall’adolescente, uno dei rapinatori sarebbe rimasto sempre a parlare con lui: tra loro i ladri avrebbero parlato in albanese, ma il ‘guardiano’ si sarebbe rivolto a lui invece in italiano, facendogli anche capire di averlo osservato per tutta la serata mentre era assieme ai suoi amici.
Nella villa è intervenuto personale delle Volanti, della Squadra mobile e della Scientifica. I poliziotti hanno trovato nei campi un borsone, che non è escluso possa essere stato abbandonato dai ladri durante la fuga. L’ipotesi è che comunque abbiano raggiunto l’abitazione con un furgone, visto che oltre a monili e contanti hanno portato via anche oggetti di grosse dimensioni difficili da trasportare per lunghe distanze. Le indagini della Squadra mobile sono già partite: sono state acquisite le testimonianze del ragazzino e degli amici che erano con lui l’altra sera e adesso i poliziotti stanno verificando la presenza, nella zona, di telecamere che potrebbero aver ripreso movimenti sospetti non solo l’altra sera, ma anche nelle giornate precedenti, durante eventuali sopralluoghi preventivi della banda.