Bologna, 7 dicembre 2022 - Due anni fa, armato di machete, era riuscito a mettere in fuga i due rapinatori che, con un taglierino, avevano tentato di assaltare la sua gioielleria. Questa sera (mercoledì) però, il titolare dell’oreficeria Retrò di via D’Azeglio non ce l’ha fatta a respingere da solo i tre malviventi che intorno alle 18 sono entrati nel suo negozio. E, dopo averlo malmenato, hanno portato via orologi e gioielli. Il bottino è da quantificare e sul posto è intervenuta subito la polizia con più pattuglie delle Volanti, con la Scientifica e la Squadra mobile, per riuscire a bloccare i tre. Che sono fuggiti uno verso piazza Maggiore; i complici verso via Farini e poi piazza Minghetti, facendo perdere le proprie tracce.
Leggi anche Bologna, aggredito dalla baby gang sul bus: 14enne picchiato e derubato - Furti e rapine in stazione a Bologna, due giovani arrestati
A dare l’allarme sono stati alcuni passanti che hanno visto il trambusto nella gioielleria. Dove il titolare, Massimo Magnani Borea, che era solo in negozio, nella colluttazione con i rapinatori ha riportato una lieve ferita alla testa. I tre uomini sono entrati camuffati con parrucche e barbe finte e hanno subito aggredito, a quanto pare senza usare armi, il gioielliere, portando via diversi monili. Quando la polizia è arrivata, ha trovato abbandonati in via D’Azeglio un paio di monopattini. E adesso le indagini sono volte a capire se i tre possano essere arrivati all’obiettivo proprio utilizzando questi mezzi. Sono già state acquisite le immagini riprese dall’impianto di sorveglianza della gioielleria e quelle pubbliche presenti nelle strade del centro percorse dai malviventi in fuga. Che sono stati anche inseguiti da alcuni passanti, che ne hanno perso dopo un po’ le tracce.
Tenta la rapina armato di coltello Messo in fuga dalla farmacista
Il gioielliere è stato medicato dai sanitari del 118, per la ferita riportata al capo. E dovrà essere ascoltato, perché possa riferire ai poliziotti tutti i dettagli utili per individuare i tre fuggitivi.
Dopo la rapina subita due anni fa, nella quale Magnani Borea aveva raccontato di avere reagito, impugnando il machete, un pezzo storico che aveva in negozio, dopo che uno dei malviventi gli aveva puntato alla gola un cutter, la polizia era riuscita a individuare e poi arrestare i colpevoli. Roberto De Luca, 30 anni, e Armando De Biase, 34, entrambi originari di Giuliano, nel Napoletano, sentendo il fiato della polizia sul collo, due mesi dopo il tentato colpo si erano presentati al commissariato del loro paese per ammettere le proprie responsabilità, in compagnia del loro avvocato.