NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Rapina choc sui colli a Bologna, blitz dei banditi armati di pistola: residenti minacciati

Una donna con due figli costretta chiudersi in una stanza. La banda è poi fuggita in auto, inseguita dalla polizia, a 180 all’ora in via Toscana, dove si è schiantata

Polizia al lavoro per rintracciare i malviventi

Bologna, 28 giugno 2023 – In tre, con il volto travisato e armati di pistola, sono entrati intorno a mezzanotte e mezza in un appartamento al piano terra in zona giardini Margherita, passando dalla porta finestra lasciata aperta per i cani. Nell’abitazione c’erano la proprietaria con i due figli e la fidanzatina diciottenne di uno di loro. La donna ha subito tentato di bloccare i rapinatori, che hanno però estratto la pistola e minacciato la ragazzina.

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Residenti barricati in una stanza

La famiglia quel punto si è chiusa in una stanza e da lì ha chiesto aiuto, urlando e richiamando l’attenzione dei vicini che hanno chiamato la polizia. Un residente è anche andato a citofonare all’abitazione: a quel punto i rapinatori hanno deciso di scappare.

Fuga su via Murri a 180 all’ora

A bordo di una Mercedes bianca sono fuggiti a 180 all’ora lungo via Murri e poi via Toscana, dove una pattuglia del Reparto prevenzione crimine li ha intercettati. I banditi sono fuggiti a tutta velocità finendo per schiantarsi contro un’utilitaria che transitava nella strada all’altezza del ponte di San Ruffillo.

I rapinatori hanno quindi lasciato l’auto e sono fuggiti a piedi. L’automobilista coinvolta nell’incidente è stata trasportata con ferite lievi in ospedale. Nella Mercedes, risultata rubata, sono stati trovati oggetti atti allo scasso e targhe finte. Adesso la squadra mobile sta lavorando per individuare i rapinatori. La brutta vicenda ha riportato all’attenzione i problemi di sicurezza della zona dei primi colli e dei giardini Margherita, dove soltanto a febbraio scorso si era verificata un’analoga rapina in casa.

Sassone (Fd’I): “Investire sulle telecamere, non sulla città a 30 all’ora”

"Di una gravità inaudita quanto accaduto in via Gandino – commenta da Fd’I Francesco Sassone -. Non si può stare tranquilli a casa propria che si rischia entrino in casa persone armate. Massima solidarietà alle vittime. Questa purtroppo è anche una conseguenza del fatto che la giunta Lepore ha affermato di non voler installare le telecamere nella zona di via Gandino così come in zona Colli. Lepore disse che non ci sono le risorse. Le risorse ci sono eccome: 24 milioni di euro per implementare la città a 30km/h, ma non trovano qualche centinaio di migliaia di euro per un sistema di videosorveglianza che aiuti nelle indagini e che faccia da deterrente conto i delinquenti. Lepore disponga anche maggiori controlli della polizia locale e si chieda un coinvolgimento alle Forze dell’Ordine”.

Di Benedetto (Lega): “Mancanza cronica di sicurezza”

“Un episodio inaccettabile quello di via Gandino, che certifica una mancanza cronica di sicurezza – tuona Matteo Di Benedetto, consigliere della Lega –. Totale solidarietà alla ragazza e alla sua famiglia per la gravissima aggressione subita. Ora chiediamo al Sindaco di fare mea culpa, chiedere scusa e di prendersi le sue responsabilità: era il 27 febbraio quando, a seguito di una serie di furti in appartamento proprio in via Gandino, chiedevamo l’istallazione di telecamere, anche per fare da deterrente a futuri episodi che potessero mettere a rischio i cittadini. Purtroppo avevamo ragione a preoccuparci e la scelta dell’amministrazione di non dare risposte ai bolognesi è gravissima. Le politiche di Lepore e della sua giunta sono gravemente deficitarie e portano avanti solo temi ideologici. Se non gli interessa della sicurezza dei suoi cittadini, invito il Sindaco e i suoi a dimettersi”.