Bologna, 28 aprile 2022 - Una signora ha 97 anni. L’altra 85. Abitano nello stesso quadrato di strade, a poca distanza l’una dall’altra. Ed entrambe adesso vivono nella paura, dopo essere state vittime di un’aggressione brutale, buttate a terra sotto casa e rapinate della borsa con quel poco, pochissimo, che c’era dentro. A un giorno di distanza l’una dall’altra. Cornice di questi episodi violenti è ancora sempre la stessa Bolognina: la signora di 97 anni è stata aggredita lunedì in via Calzolari, l’altra il giorno dopo in via Arnaud, all’angolo con via Ferrarese.
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In entrambe le circostanze, il rapinatore - descritto in tutti e due i casi come straniero, probabilmente centrafricano - ha agito raggiungendole da dietro e spingendole a terra con violenza, per poi strappare loro la borsa e fuggire via a piedi. L’aggressione in via Calzolari è avvenuta lunedì, intorno alle 18,30: l’anziana stava tornando a casa, quando il rapinatore l’ha spintonata con violenza. Cadendo a terra, la novantasettenne ha riportato diverse contusioni e un forte stato di choc. Tanto che da due giorni è chiusa in casa, senza aprire a nessuno per la paura.
Il giorno dopo, poche strade più in là, all’ottantacinquenne è andata ancora peggio: nella caduta infatti la signora si è rotta il femore. "Erano circa le 18, ero appena uscito con un mio amico – racconta Davide Cranini, 20 anni, che abita in via Arnaud e che ha soccorso la pensionata –, quando ho visto in fondo alla strada la signora a terra. Era sull’asfalto, una parte del corpo sul marciapiede, l’altra sulla strada. Abbiamo pensato fosse caduta e ci siamo avvicinati per soccorrerla". La verità, invece, è ancora peggiore: "la signora stava rincasando, quando è stata colpita da quest’uomo, che l’ha raggiunta da dietro e buttata a terra. Lei ci ha raccontato che ha tentato di tenere la borsa, ma è stato peggio, perché lui è diventato ancora più violento e l’ha colpita con un calcio. Nella caduta la signora ha perso le chiavi che aveva in mano. Le abbiamo poi trovate noi e gliele abbiamo restituite". La donna urlava dal dolore: "Era preoccupata, perché nella borsa aveva tutti i documenti. Ma soprattutto aveva tanto dolore. Le abbiamo portato un bicchiere d’acqua e chiamato il 118 e i carabinieri".
I militari dell’Arma sono intervenuti sia in via Calzolari che in via Arnaud, mettendosi subito in cerca dei rapinatori, che non è escluso possano essere la stessa persona. Episodi che accendono, ancora di più, l’attenzione sulla Bolognina, dove le aggressioni, in particolare nei confronti di donne sole, sono aumentate esponenzialmente negli ultimi mesi, in particolare nella zona di via Ferrarese. "Anche la farmacista, a inizio aprile, è stata scippata", racconta ancora Cranini. E poco prima, una donna di 47 anni era stata buttata a terra in via Albani da un balordo in bici, che l’aveva spinta per riuscire a rubarle il cellulare, provocandole la rottura del setto nasale e del polso.
"La misura è colma – commenta Stefano Cavedagna, consigliere di Fratelli d’Italia –. Ormai non si contano più gli scippi e le rapine in Bolognina. Questa è la dimostrazione del fallimento delle politiche sulla sicurezza della giunta Lepore, che continua a magnificare il proprio operato nel quartiere, ma nei fatti la situazione è sempre più grave. È necessario intervenire immediatamente: il Comune chieda una presenza straordinaria di forze dell’ordine e disponga controlli costanti da parte della municipale, come noi di FdI chiediamo da tempo".