Bologna, 10 gennaio 2024 – Bloccato e minacciato con un coltello da tre ragazzini, che lo hanno poi rapinato del portafogli e del cellulare. In pieno centro, in orario da aperitivo. Quando cittadini e turisti ancora affollano piazza Maggiore e le stradine del Quadrilatero fino alle Torri. Erano passate da poco le 19,30 quando la vittima, uno studente, è stato avvicinato in piazza Maggiore da un ragazzino descritto come di origine nordafricana, che gli ha chiesto una sigaretta. Una conversazione veloce, esaurita in pochi attimi, con il giovane che - stando a quanto poi raccontato alla polizia - se ne era poi andato per la sua strada.
Lo studente a quel punto si era diretto verso il Ghetto. Ma, imboccata via dell’Inferno, si era trovato all’improvviso tre ragazzini davanti, vestiti di scuro e con i cappucci delle felpe calati sul viso. In due gli erano subito stati addosso e lo avevano afferrato, bloccandolo.
Il terzo aveva tirato fuori un coltello e glielo aveva puntato contro: "Dacci tutto quello che hai o per te finisce male". Il ragazzo, terrorizzato dall’aggressività dei tre giovanissimi, non ha reagito: ha tirato fuori dalle tasche il suo smartphone e il portafogli con soldi e documenti e li ha consegnati ai tre balordi che a quel punto si sono dileguati nelle stradine buie che si intrecciano nel ghetto.
Solo quando i tre si erano già allontanati il ragazzo ha chiesto aiuto e chiamato la polizia. In via dell’Inferno sono intervenuti i poliziotti delle Volanti, che hanno ascoltato la testimonianza della vittima e annotato la descrizione dei giovanissimi rapinatori. Sono subito partite le ricerche, che al momento non hanno portato, però, a rintracciare gli autori della rapina.
Sono state comunque acquisite le immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza presenti nella zona e anche in piazza Maggiore, dove il ragazzo ha spiegato di essere stato ‘approcciato’ da uno dei rapinatori. Immagini fondamentali per riuscire a dare un volto e un nome a questi ragazzini terribili, talmente impuniti da non avere timore di agire in centro, in un orario in cui anche quei vicoli, pieni di locali, sono frequentati da tanta gente. Un segnale pericoloso del grado di spregiudicatezza raggiunto dalle bande di giovanissimi stranieri che adesso spaventano anche il cuore di Bologna.