Bologna, 26 settembre 2023 – “Abbiamo raggiunto la ragazza a nuoto e, poiché sembrava entrare in ipotermia, l’abbiamo riscaldata, proteggendola col nostro corpo”. E’ il racconto del vice brigadiere Mattia Ciaffoni e dell’appuntato scelto Q.S., Francesco Cruciani, cioè gli eroici carabinieri (video) che sabato mattina – insieme ai vigili del fuoco - hanno salvato una ragazzina di 15 anni che si era gettata dal ponte di via Dozza, al confine tra i comuni di Bologna e San Lazzaro. La telefonata ai militari era arrivata dal padre che aveva trovato lo zaino della figlia vicino al ponte. Prima della chiamata, però, aveva geolocalizzato il telefonino della giovane.
“Giunti immediatamente sul posto abbiamo trovato il papà che, disperato, ci riferiva che la giovane si era appena lanciata – spiega il vice brigadiere Mattia Ciaffoni -. Dal ponte non riuscivamo a scorgere la ragazza, quindi abbiamo utilizzato un sentiero adiacente che portava fino alla riva del fiume. Da lì abbiamo visto la ragazza completamente immersa nell’acqua con solo la testa fuori, aggrappata a un masso”.
La ragazzina, quella mattina doveva essere a scuola, e il padre l’aveva accompagnata in macchina come al solito, ma lei, invece di entrare in classe si era diretta verso il ponte del Savena. con l’intenzione di gettarsi giù. Prima aveva mandato un drammatico messaggio ad un’amica: “Voglio farla finita”. E l’amica aveva prontamente avvisato il padre.
“Siamo entrati in acqua – prosegue il racconto dei militari -, abbiamo nuotato per una trentina di metri fino a raggiungerla. A quel punto abbiamo tentato di tirarla fuori dall’acqua senza riuscirci, in quanto la giovane lamentava forti dolori alla gamba, dove aveva una vistosa ferita, al torace e alle spalle. In qualche modo, comunque, per attutirne il freddo che la stava avvolgendo, poiché sembrava quasi entrare in ipotermia, l’abbiamo portata leggermente fuori dall’acqua in attesa dell’arrivo dei soccorritori e dei sommozzatori per trasportarla a riva. Nel frattempo con l’utilizzo del nostro corpo, l’abbiamo riscaldata”.
Una volta uscita dall’acqua la ragazza è stata riscaldata, messa su una barella dai vigili del fuoco e portata dal 118 all'ospedale Maggiore. Se l’è cavata con fratture e contusioni e un grande spavento.
“La velocità di intervento della pattuglia è stata determinante, i cittadini sanno che possono contare sui carabinieri e noi siamo orgogliosi di aver salvato una vita umana”, ha concluso il maggiore Alessio Perlorca, comandante del nucleo radiomobile carabinieri di Bologna.