Bologna, 3 ottobre 2023 – Ha usato i peluche per lanciare un disperato grido d’aiuto, per segnalare l’orrore in cui stava vivendo, per implorare di essere salvata.
La ragazzina, affetta da una disabilità, era per fortuna seguita dai servizi sociali da quando era morta la mamma ed era rimasta sola con il padre, uno uomo di origine straniera di 62 anni. I due vivono in provincia di Bologna.
E’ stata proprio una assistente sociale a capire che la ragazzina, mimando l’atto sessuale tra i suoi pupazzi, voleva in realtà dire che uno dei due peluche impersonava il padre. Avvisati i carabinieri, l’uomo è stato arrestato con l’accusa infamante violenza sessuale aggravata continuata.
Le manette sono scattate sabato 30 settembre 2023. Giudici e investigatori non hanno avuti molti dubbi, come si legge sull’ordinanza di custodia cautelare, la ragazzina “….utilizza un linguaggio semplice ma chiaro, tanto da poter escludere fraintendimenti interpretativi dei gesti posti in essere dal padre nei suoi confronti.”.
Il 25 settembre, come disposto dai servizi sociali, la ragazzina è stata allontanata dal padre e collocata d’urgenza in una struttura protetta. Il 62enne, invece, è ora nel carcere della Dozza di Bologna.