Elena
Ugolini*
Ieri mattina uno studente di prima liceo mi ha detto: "Tenere la mascherina limita la possibilità di scambio sociale, ma la scuola in presenza è molto più bella". E ha aggiunto: "Ci può essere anche un aspetto positivo a portarla... in classe non possiamo più parlare con il vicino e quindi riusciamo a stare più concentrati sulla lezione!".
La capacità dei ragazzi di vedere il bicchiere mezzo pieno è straordinaria, ne avremmo bisogno anche noi adulti! È così facile, invece, dimenticare i mesi che abbiamo vissuto e le tante volte in cui, durante il lockdown, abbiamo sperato di poter ritornare a scuola! Dovremmo sempre ricordare quel periodo per non perderci d’ animo davanti a tutte le difficoltà che dovremo affrontare. Anche per questo motivo abbiamo pensato di ricominciare l’anno scolastico con un momento in cui portare a termine un progetto iniziato ad aprile. Dopo un dialogo con il cardinal Zuppi, alcuni studenti avevano deciso di promuovere una raccolta fondi per aiutare le famiglie bisognose della nostra città. Si erano accorti che dovevano "aprire gli occhi" e che "non potevano stare fermi". In poco tempo hanno raccolto 7.300 euro. Oggi quell’importo sarà raddoppiato grazie alla Banca di Bologna e verrà consegnato, insieme a tutti gli studenti del Malpighi, al Banco di Solidarietà e all’opera delle Suore Missionarie della Carità. Il nostro desiderio è di continuare ad "aprire gli occhi riscoprendo tutti i giorni che siamo tutti sulla stessa barca", e, come aveva detto uno dei promotori dell’iniziativa in un momento di dialogo, "renderci conto del fatto che, quando faccio del bene agli altri, sto bene io".
*Preside del Liceo Malpighi