Si è conclusa con successo la raccolta fondi ‘Un ponte per l’isola che non c’è’ sulla piattaforma Ideaginger che ha visto unire gli sforzi dell’associazione Girasole, del Comune di Pieve di Cento e di 344 sostenitori, che hanno donato 17.137 euro. Questa cifra che servirà ad ultimare il gioco ‘castello’ nel parco ’Isola che non c’è’.
L’obiettivo, promosso dall’associazione Girasole, era di raccogliere 15mila euro in tre mesi di tempo e, grazie alla mobilitazione generata dall’iniziativa, il risultato è stato raggiunto in anticipo e superando le aspettative di oltre 2mila euro. Questo progetto porta con sé la consapevolezza "che dove non arriva il singolo può arrivare la squadra, la comunità, l’insieme di persone", sottolinea Giona Tasini, presidente dell’associazione Girasole. "L’idea, nata in accordo con l’amministrazione – spiega il sindaco Luca Borsari –, fa parte di un percorso di graduale riqualificazione dei parchi pubblici cittadini. Il parco Isola che non c’è, il più esteso di Pieve e tra i più frequentati, dall’inizio degli anni ‘90 era caratterizzato da un ponte che collegava la struttura del gioco in legno, alla collinetta adiacente". Per Borsari il ponte è una specie di luogo dei ricordi per molti dei bambini, ormai cresciuti, che ci hanno giocato per anni.
"Per questo crediamo che la partecipazione così sentita – continua il primo cittadino – sia da attribuire al desiderio di rendere più bello il parco di oggi ma anche di far rivivere il ricordo del parco dell’infanzia. Nell’attesa di poter tornare a vivere i nostri parchi, i lavori per farli trovare pronti e più belli di prima proseguono, incluso l’arrivo del nuovo Ponte. L’Isola che non c’è, oltre a essere un luogo d’incontro quotidiano per molte famiglie e bambini, è da quattro anni teatro del ‘IV Tempo festival’, un appuntamento estivo che l’associazione Girasole dedica a musica, sport e comunità. Da anni è l’evento estivo che raccoglie al parco migliaia di persone unite dal desiderio di stare insieme".
m. r.