REDAZIONE BOLOGNA

Raccolta differenziata a Bologna, i residenti: “Nello sportello non entrano le buste”

Le lamentele: “Lo spazio per il conferimento è troppo piccolo”

Raccolta differenziata a Bologna (foto Schicchi)

"Sì, alcuni sono rotti e a volte bisogna girare per trovarne uno che funzioni". Girare per via Bellaria e le sue traverse, in un tranquillo pomeriggio di inizio febbraio, dice qualcosa su come i bolognesi conferiscono e differenziano i rifiuti. Olga e Sara, due amiche e studentesse, le incontriamo proprio mentre stanno per buttare l’indifferenziata, e intorno a noi c’è un quartiere dove i cassonetti che funzionano con la Carta Smeraldo sono numerosissimi, ed è tutto molto ordinato.

In più, tutti i cassonetti (una decina nel quadrante tra la Pam di via Bellaria e via Mazzini) funzionano. "A volte si possono trovare delle difficoltà con i pedali – spiegano le studentesse –, ma devo dire che non capita spesso di trovarli rotti. Io comunque preferisco i cassonetti al porta a porta. Per noi studenti, con case non enormi, tenere i sacchetti della spazzatura troppo in casa non è il massimo. Ma quando arriverà la tariffazione puntuale per l’indifferenziata?".

Un problema diverso lo sollevano altri cittadini, come i coniugi Gianni e Lara. "Lo spazio per il conferimento è troppo piccolo – spiegano –, spesso dei sacchetti normali non ci stanno, per aiutare anche le persone più anziane forse bisognerebbe avere dei cassonetti con bocche per il conferimento più grandi". Mentre chiacchieriamo con i cittadini, una spazzina di Quartiere gira continuamente per eliminare gli abbandoni, pochi di primo pomeriggio, che sono di fianco ai gruppi di cassonetti. "Le persone differenziano male i rifiuti, spesso è anche una questione di civiltà ed educazione – raccontano i signori Enrico Bosi e Renzo Cocchi –. E anche la questione delle aperture c’è tutta: i cassonetti per l’indifferenziata dovrebbero avere delle bocche più grandi, e i malfunzionamenti ci sono perché un po’ di usura si accumula. Poi purtroppo può capitare che alcuni abbandonino il rusco. Non deve accadere, servono controlli e forse servirebbe anche una semplificazione delle regole, ci sono troppe regole diverse a seconda del tipo di rifiuto".

pa. ros.