Bologna, 3 gennaio 2024 – Autobus troppo spesso in ritardo. Controlli sui biglietti non effettuati. Regolarità del servizio lacunosa. E una mole di sanzioni imposte da Srm Reti e Mobilità a Tper – affidatario del servizio – che ammonta a oltre 184.000 euro. Il 2023 dei bus sotto le Torri racconta numerosi problemi, in un anno da bollino nero: i dati sono i più aggiornati, in quanto quelli del 2024 devono ancora essere elaborati, ma c’è chi assicura che con l’arrivo dei cantieri del tram e della Città 30 i numeri siano destinati a peggiorare. E, nel calderone, va aggiunta anche l’ipotesi di un rialzo del costo dei biglietti.
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I ritardi
Tra le linee urbane principali spiccano alcune che non hanno raggiunto lo standard di puntualità mensile, cioè il rapporto percentuale fra le registrazioni dei bus effettuate in orario (con anticipo inferiore a due minuti e mezzo o ritardo inferiore a 4 minuti e mezzo) e quelle complessive, fissato al 71%. Su tutte ecco la linea 19 (63,7%), ma si fanno notare anche la 11 (67,7%), la 14 (69,4%), la 20 (68%) e la 27 (69,2%), con la regolarità che scende ancora di più quando si considerano linee secondarie (62% per la 79, 56,2% per la 181, 53,3% per la 950). Lo standard del 71%, come detto, non sempre viene soddisfatto e diversi bus presentano quasi 4 corse su 10 in ritardo. Il mancato raggiungimento dello standard può comportare l’applicazione di una penale pari a 250 euro per ogni decremento di un’unità al secondo decimale.
La regolarità mensile
Non solo, perché neanche lo standard di regolarità mensile delle corse (99%) nel 2023 è stato pienamente soddisfatto. Il valore minimo registrato è del 98,42%, mentre quello massimo è del 99,81%: i dati insomma non si discostano di molto dalle soglie fissate da Srm, eppure i mesi di novembre (2.364 corse perse su 227.305) e dicembre (3.470 corse perse su 214.178) non soddisfano i requisiti. Dal conteggio, poi, sono escluse le giornate di sciopero. Anche in questo caso, il mancato raggiungimento dello standard comporta una penale di 250 euro per ogni decremento di unità al secondo decimale.
Le verifiche sui biglietti
Anche lo standard relativo al numero di controlli a bordo sui biglietti non viene rispettato. Nel 2023 sono state 100.218 le verifiche, cioè 14.814 in meno del necessario (115.032). La soglia per il 2024 è stata abbassata a 112.810 verifiche, valore comunque superiore a quante ne siano state effettuate nel ‘23. E c’è il capitolo delle sanzioni: la penale è pari a 10 euro per ogni verifica non condotta.
Le sanzioni
Proprio sulle sanzioni arrivano altre note dolenti: il totale è di 184.890 euro per il 2023. Nello specifico, si parla innanzitutto di 20.250 per quanto riguarda le rivendite mancanti, ma non solo: se per la puntualità mensile l’accordo tra Srm e Tper non prevede l’applicazione delle penali, per il numero delle verifiche sui titoli di viaggio il dato è pari a 148.140 euro. E, ancora, per quanto riguarda la regolarità delle corse, si parla di 16.500 euro di sanzioni.
"I dati evidenziano in modo inequivocabile come il servizio di Tper sia inadeguato e ben lontano dagli standard – sferza Manuela Zuntini, consigliera comunale di Fratelli d’Italia –. Non è accettabile che linee urbane importanti abbiano quasi quattro corse su dieci in ritardo e che siano migliaia quelle saltate. Il fatto che Tper sia stata sanzionata anche per il numero insufficiente di controlli fatti a bordo, poi, conferma che non viene fatto abbastanza per far rispettare le regole. La Giunta Lepore dovrebbe pensare a far funzionare meglio il servizio, invece di minacciare possibili rincari delle tariffe, facendo ricadere in modo strumentale le colpe sul presunto taglio di fondi da parte del Governo".