La zona Barca è una delle migliori zone di Bologna (nel quartiere Reno) ove mi sono trasferito dal centro per vivere serenamente in mezzo al verde ed essere ugualmente in piazza Maggiore in 5 minuti con lo scooter. Quindi non capisco perché quando si parla della Barca si debba sempre intendere una zona malfamata e scrivere articoli come «tragedia alla Barca» come ho letto per i fatti di via Tolstoj.
Franco Contini
Risponde Beppe Boni
Una donna che vola giù dal balcone della sua abitazione e muore è una tragedia. Tania Bellinetti abitava alla Barca e ora il suo compagno è indagato. L’inchiesta dirà cosa è successo. Non è forse una tragedia questa? Non c’è altro modo di definirla sia che si tratti di una morte accidentale (difficile), sia che si tratti di altro. E’ successo alla Barca e per dovere di cronaca viene indicato il luogo. Non c’è alcun intento di fornire un’ immagine di zona malfamata. La Barca è un quartiere che ha avuto molti problemi di degrado in passato in seguito ai quali l’amministrazione comunale, le associazioni di categoria e i privati si sono dati da fare per ridare vivibilità e fiducia a chi abita da queste parti. Con buoni risultati. Come altre aree di periferia, molto popolose, ci sono nodi da risolvere. Inevitabile. Un’ inchiesta fatta circa un mese fa dal Carlino riferiva i pareri di commercianti e residenti dai quali si evince che l’intero quartiere è in via di sviluppo, ma presenta qualche aspetto di degrado, di mancanza di pulizia soprattutto nel parco e nel portico del Treno, dichiarato patrimonio Unesco nel 2021, e qualche episodio di microcriminalità. Il quartiere Barca è considerato comunque una zona dove tutto sommato si vive bene.
mail: beppe.boni@ilrestodelcarlino.it