
L’assemblea di quartiere che l’altra sera ha affollato il centro sociale
Senza scuole, senza ufficio postale, senza fermata del treno, senza mercato, senza impianti sportivi. Casalecchio fa i conti coi problemi del suo quartiere più giovane: San Biagio, quasi 6mila residenti, oltre il 20 per cento di tutto il Comune, tante case popolari coi relativi problemi sociali, ma anche tante nuove urbanizzazioni di qualità e l’annuncio dell’avvio imminente della demolizione dell’ex insediamento industriale Norma, con relativa bonifica della zona e costruzione di abitazioni con supermercato e un piccolo asilo nido.
Problemi vecchi e nuovi al centro della vivace assemblea di quartiere che l’altra sera ha affollato il centro sociale di questo quartiere lambito dal traffico di vecchia e nuova Porrettana, autostrada del Sole e ferrovia Bologna-Pistoia e da pochi giorni alle prese con le paure indotte da una nuova antenna di telefonia mobile appena cresciuta a poche decine di metri dai palazzi di via Marzabotto. "Ce l’abbiamo attaccata a casa e non siamo affatto convinti che non sia nociva alla salute. Di sicuro deprezza il valore dei nostri immobili e se lo avessimo saputo prima ci saremmo mossi almeno per provare ad allontanarla un po, visto che dietro c’è un campo vuoto", hanno detto e ribadito i tanti intervenuti sul tema del giorno, rimproverando al sindaco di non avere neppure dato informazione preventiva ai cittadini.
"Il Comune non ha il potere di vietare o autorizzare – ha chiarito il sindaco Ruggeri – ci sono i pareri favorevoli di Arpa e Azienda Usl e non ci possiamo fare niente visto che la legislazione nazionale non ci dà competenza in materia. Abbiamo solo deciso di non concedere ai gestori terreni o spazi pubblici a questo scopo" ha ribadito anche l’assessora Barbara Negroni.
Poi a raffica le segnalazioni di abbandoni continui di rifiuti: "abbiamo discariche abusive sempre attive e senza che i responsabili vengano sanzionati" si è lamentato da più parti. Poi l’annoso problema del degrado e della chiusura del campo sportivo di via Cilea diventato area di sgambamento clandestina grazie ai varchi creati nella recinzione. Poi il pericolo sulle strade, le buche e i marciapiedi degradati specie sul ponte autostradale, le ciclabili incomplete e dell’abbandono della baracchina di gelati di via Toti. "Entro un mese verranno installati i rallentatori sulle via Micca, Marzabotto e Resistenza – ha anticipato il vice sindaco Paolo Nanni nel suo intervento in tema sicurezza –. Nelle case Acer stiamo facendo controlli a tappeto a cominciare dalla prima ‘stecca’ lato via Micca, e andremo avanti. Idem con le telecamere, che già svolgono un ruolo di controllo col targa-system. E altre ne arriveranno a breve".
Gabriele Mignardi