REDAZIONE BOLOGNA

Vaccino Covid Bologna: "Quarta dose dai medici di famiglia"

Accordo tra Ausl e sindacati. Bauleo (Fimmg): "Vaccinazioni nei nostri ambulatori o in strutture dell’Azienda"

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di Donatella Barbetta

La quarta dose si farà anche negli ambulatori dei medici di famiglia: ora c’è l’accordo.

"È l’attuazione dell’intesa regionale – spiega Lorenzo Roti, direttore sanitario dell’Ausl – ed è stata siglata da Fimmg, Snami e Smi. Già ora i medici di medicina generale somministrano giornalmente un quarto delle vaccinazioni aziendali. Il loro contributo è significativo e l’accordo conferma l’impegno congiunto su uno degli obiettivi di salute maggiormente rilevanti per la popolazione più fragile e a rischio di complicanze in caso di infezione Covid".

Adesso Salvatore Bauleo, segretario provinciale Fimmg, si aspetta "di avere un maggior numero di assistiti che si vaccinano. Per ora hanno aderito il 56% dei colleghi, quindi circa 210 medici, e benché consapevole della loro stanchezza, mi auguro che con l’accordo appena firmato, che prevede un incentivo, questo numero possa aumentare. Vacciniamo i nostri assistiti ultrasessantenni, possiamo farlo sia nei nostri ambulatori, supportati o meno da personale infermieristico e amministrativo, oppure nelle strutture dell’Azienda Usl".

L’INCONTRO

Roti ieri ha partecipato all’incontro con il prefetto e i rappresentanti di Uil Fpl. "L’esito è negativo – precisa Christian Ruiu, responsabile della Uil Fpl dell’Ausl – per mancanza di risposte adeguate ai problemi sollevati dallo stato di agitazione, relativi alla carenza di personale di tutte le categorie, medici, infermieri, operatori socio sanitari e così via. Attendiamo dall’Ausl un documento con un programma di azioni: valuteremo al nostro interno e poi prenderemo ulteriori decisioni".

I CONTAGI

Tra i 975 nuovi contagiati, 123 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, mentre per 852 persone sono in corso le indagini epidemiologiche. Sei casi sono riconducibili a focolai, mentre 969 vengono ritenuti sporadici. Nelle terapie intensive è stabile a 15 il numero di pazienti assistiti.

GLI INGRESSI

NEI PRONTO SOCCORSO

Confronto tra gli accessi nelle strutture di emergenza del Sant’Orsola e dell’Ausl tra giugno, quando sono entrate oltre 21mila persone, e luglio, con più di 18.500 ingressi, anche se mancano ancora tre giorni alla fine del mese. Nel dettaglio, il Maggiore è passato da 4.877 pazienti a 4.345, con un aumento di presenze di contagiati Covid, saliti da 310 a 471, gli ospedali della provincia sono passati da 9.083 a 7.997 persone, con una diminuzione dei pazienti che hanno seguito un percorso Covid, scesi da 943 a 644. Più evidente l’aumento di accessi con il Covid al Sant’Orsola: a giugno 346, a luglio 637. A fine mese la verifica conclusiva sull’andamento.