Bologna, 21 luglio 2023 – Gli agenti della Polizia locale di Bologna hanno bloccato i lavori del Consiglio comunale come protesta per le condizioni di lavoro sempre più difficili. In circa 40 questa mattina hanno interrotto il question time per chiedere fatti concreti all'amministrazione.
Meno soldi per le indennità, meno buoni pasto, meno assunzioni, meno sicurezza per gli operatori nelle zone della movida, a fronte però di impegni aggiuntivi per progetti come città 30, i grandi eventi e i maxi cantieri che modificheranno la viabilità nei prossimi anni. Questi sono i temi centrali alla base del presidio dei vigili a Palazzo d'Accursio.
I vigili, riuniti in presidio da Fp-Cgil, Cisl Fp, Uil-Fpl e Sgb, chiedono più risorse, più sicurezza e più personale, a fronte del preoccupante 'buco' da 800.000 euro nel fondo destinato al salario accessorio dei dipendenti comunali. In particolare, denunciano un organico "ai minimi storici" con circa 540 operatori, l'assenza dei buoni pasto e i salari fermi nonostante l'inflazione alle stelle e il costo della vita sempre più alto, quando dall'altra parte l'amministrazione chiede uno sforzo importante. Una situazione che ha portato tanti agenti a "lasciare Bologna perché non riescono a mantenersi" in una città con un caro affitti "che non permette di sopravvivere".
E anche sulla sicurezza mancano garanzie: gli agenti chiedono attrezzature più moderne, magari con l'introduzione delle bodycam, a fronte delle sempre più frequenti aggressioni, e protocolli di interventi congiunti con le altre Forze dell'ordine nelle zone della movida.
Le rassicurazioni del sindaco Lepore
In aula l’assessore Massimo Bugani ha letto le risposte del sindaco Matteo Lepore alle domande presentate dai consiglieri su scontento e agitazione dei vigili. "Questa amministrazione ha sempre ritenuto strategico l'operato della Polizia locale, valorizzandone il ruolo".
Il primo cittadino ha parlato delle assunzioni, 64 nel 2021 e 58 nel 2022, e progressioni di carriera effettuate per rinforzare l'organico con "forze nuove", così come "per valorizzare le professionalità acquisite".
Sugli stipendi, il sindaco rivendica una prassi di "indennità e produttività agli operatori ben al di sopra di quanto previsto in tutti gli altri Enti" grazie agli incassi dalle multe. Il Fondo per il salario accessorio ha oggi meno risorse, ma Lepore ha in mente "progetti che consentiranno di adeguare il fondo ai limiti massimi previsti”.
Lepore promette di non dimenticare niente perché "le condizioni di lavoro" dei vigili "sono di fondamentale importanza per il ruolo che il corpo ricopre in città, in particolare in una fase in cui, è vero, lo sforzo richiesto è complesso e articolato. Ma su questo ci siamo e ci troveremo a settembre per procedere".
Lepore non convince l’Sgb
Il Sindacato generale di base non è soddisfatto delle rassicurazioni del sindaco di Bologna. “La vertenza che ricordiamo riguarda sia vigili, ma più in generale tutti i 5.000 dipendenti comunali che rischiano di vedersi tagliare il salario accessorio a causa della proposta sul contratto integrativo avanzato dall'amministrazione in sede di contrattazione decentrata” ha detto Sgb in una nota in cui si dice pronta allo sciopero in autunno.
Nella fase di mobilitazione, che dovrà “coinvolgere tutti i dipendenti comunali", verranno chiesti almeno tre milioni di euro nel fondo integrativo aziendale, che secondo Sgb “sono il minimo necessario per non avere un taglio degli stipendi, il riconoscimento dei buoni pasto e delle indennità dovute”.