Bologna, 20 giugno 2024 - Violenti scontri questa mattina tra manifestanti e forze dell’ordine all’interno del parco Don Bosco dove sono previsti i lavori, con il taglio degli alberi, per la realizzazione del cantiere del tram. Le cariche della polizia sono partite mentre alcuni attivisti si stavano opponendo al taglio degli alberi. Durante i tafferugli diversi manifestanti sono rimasti feriti: una ragazza è stata colpita alla testa, soccorsa con il volto insanguinato. Diversi contusi anche tra le forze di polizia, in tutto fa sapere la questura, sono otto. Quattro attivisti sono state portati in questura, denunciati e in seguito rilasciati.
Presenti circa 50-60 persone, riconducibili al comitato di protesta “Besta”. "Chi blocca un'opera pubblica – ha detto il sindaco Lepore - si assuma le proprie responsabilità. Proprio ieri una quarantina di manifestanti hanno provato a bloccare il traffico, ma sono stati fatti tornare indietro dalla polizia, senza tensioni.
"Quanto accaduto oggi al Parco Don Bosco di Bologna dove 8 agenti sono stati feriti da un gruppo di manifestanti dimostra inequivocabilmente la necessità del pacchetto Sicurezza voluto dal Governo Meloni che prevede una serie di inasprimenti delle pene per coloro che aggrediscono le forze di polizia nello svolgimento del loro lavoro. Non è più accettabile che dei manifestanti come quelli che oggi hanno ferito gli agenti a Bologna agiscano impunemente, ferendo uomini e donne deputati a mantenere l’ordine e la sicurezza. Agli agenti feriti giunga la mia massima solidarietà". Questa la nota del senatore Marco Lisei, esponente del partito Fratelli d’Italia.
"Riteniamo inammissibile che non si riesca a trovare una giusta mediazione tra i soggetti interessati": per quanto riguarda l'area del parco Don Bosco a Bologna, "a rimetterci, come sempre, sono le forze di polizia a cui è demandato il delicato compito di assicurare la convivenza tra diritti che però, se sfocia in violenza verso chi indossa l'uniforme, stigmatizziamo senza se e senza ma". Così, in una nota, la segreteria provinciale del sindacato italiano unitario lavoratori di polizia (Siulp). Per l'avanzamento del cantiere del tram e l'intervento per tagliare alcuni alberi, si sono verificati scontri tra ambientalisti e forze dell'ordine. "Il Siulp si complimenta con i colleghi che, dai ieri, sono impegnati nel servizio di ordine pubblico - si legge - un servizio servizio lungo e faticoso, dove non sono mancati momenti di tensione e scontri".
I quattro attivisti fermati questa mattina dalla polizia sono stati denunciati: due per rifiuto di fornire le proprie generalità e due per resistenza a pubblico ufficiale aggravata. In giornata, sono poi stati rilasciati. Terminate le operazioni in viale Aldo Moro, alcuni esponenti del comitato Besta e ambientalisti si sono ritrovati sotto la questura e poi davanti a Palazzo d'Accursio. Qui hanno portato anche alcuni dei rami presi dagli alberi tagliati questa mattina. Altri manifestanti, come comunicato dalla questura, sono stati identificati dalla Digos: la loro posizione è al vaglio degli investigatori.
"Agli 8 poliziotti aggrediti a Bologna va tutta la mia vicinanza e solidarietà. Gli agenti del Reparto mobile, mentre erano impegnati in un servizio di ordine pubblico, sono stati colpiti da alcuni attivisti che volevano impedire con la forza la realizzazione di importanti lavori commissionati dall'amministrazione comunale. Pur a fronte di una situazione molto complessa i nostri ragazzi hanno saputo gestire con grande equilibrio e professionalità l'inqualificabile violenza dei manifestanti. A loro va il mio ringraziamento per il quotidiano impegno a tutela dei cittadini, insieme agli auguri di una pronta guarigione». Lo afferma il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.
La questura riferisce che "i manifestanti, fino a conclusione dei lavori, hanno cercato di ostacolare il taglio degli alberi rendendo difficoltosi e pericolosi, tanto lo svolgimento dei lavori per gli operai, quanto il lavoro delle Forze dell’Ordine impegnate a garantirne la sicurezza". Aggiunge che "sono state necessarie altre cariche di alleggerimento in conseguenza della resistenza attiva opposta dai manifestanti, che hanno continuato a colpire gli operatori di Polizia con oggetti di vario genere, tra cui grossi rami e bastoni. Una delle cariche si è necessaria a seguito del fatto che i manifestanti hanno cercato di ostacolare gli operatori di una volante giunta sul posto, con l’intenzione di impedire di condurre in Questura uno dei fermati. Nello specifico sono 8 gli appartenenti al Reparto mobile di Bologna rimasti feriti negli scontri di stamattina.
"Quello che sta accadendo in queste ore a Bologna - dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp - è incredibile: alcuni pseudo attivisti, per evitare l'abbattimento di alcuni alberi nel parco Don Bosco, hanno aggredito con pugni e schiaffi le Forze dell'Ordine che erano lì col solo scopo di tutelare l'ordine pubblico e di far rispettare la normativa comunale" . "Ringraziamo il ministro Piantedosi e il sottosegretario Molteni per il lavoro che hanno fatto in questo periodo per presentare il nuovo pacchetto-sicurezza, che da questa mattina è all'esame delle commissioni parlamentari. Auspichiamo che le nuove norme possano una volta per tutte inasprire le pene nei confronti di chi minaccia, oltraggia e ferisce donne e uomini in divisa e mette a repentaglio la sicurezza di tutti i cittadini", ha concluso.
"Una gran tristezza", sono le parole usate da Daniela Rocca, portavoce del Comitato Besta. Per quanto riguarda gli alberi, "speravamo che almeno gli accordi presi con gli agronomi nei giorni scorsi fossero rispettati", ma alla fine anche le piante che sembrava potessero essere risparmiate "non sono state salvate e quindi è andata male anche su questo piano". Ora si tratta di vedere se quanto meno "non sono state danneggiate le radici degli alberi che sono stati mantenuti"
"Gli operatori di Polizia hanno cercato il dialogo per convincere i manifestanti a desistere dalla loro condotta, senza successo: hanno resistito passivamente e attivamente con aggressioni verbali e insulti": cosi' la Questura di Bologna ha ricostruito la situazione al Parco Don Bosco a Bologna prima che la situazione degenerasse.
"Occupare un cantiere" come quello delle scuole Besta "e fermarlo è un reato anche molto grave e non si può fare finta che questo non stia accadendo da mesi. Dispiace sempre quando si arriva a dei momenti di tensione, ma non siamo di fronte ad una situazione ordinaria e normale", ha spiegato il sindaco Matteo Lepore.
"La responsabilità politica è del sindaco e del Governo". Non ha dubbi su questo Potere al popolo che partecipa al presidio. "Il sindaco è politicamente responsabile tanto quanto il governo nazionale che militarizza i problemi sociali", scrive Potere al popolo in una nota stampa.
"Una mattinata di tensione, stiamo seguendo le operazioni - spiega il sindaco Matteo Lepore -; il nostro interesse è che il cantiere vada avanti. Penso che chi decide di bloccare un'opera pubblica si deve assumere la responsabilità di ciò che fa. Le forze dell'ordine stiano lavorando per far sì che l'opera vada avanti e tutelare gli operai e l'azienda".
Con un attivista piantato sull’albero in fondo alla fila di quelli abbattuti per fare largo al cantiere del tram, i lavori sono stati interrotti e si sono spostati dal lato opposto, a fianco delle scuole Besta (alcuni bambini sono anche in giardino a osservare la scena). Polizia e carabinieri in tenuta antisommossa si sono schierati nuovamente per presidiare i lavori con la forza pubblica, mentre continua l’accerchiamento dei rivoltosi tra slogan e sfottò.
"Gli operatori di Polizia - fa sapere in una nota la questura - hanno ricevuto plurime aggressioni verbali e fisiche da parte dei manifestanti, in quanto venivano colpiti con numerosi oggetti lanciati al loro indirizzo, tra cui pietre e bastoni. I manifestanti hanno utilizzato anche delle transenne per contrastare gli Agenti. Gli operatori si vedevano costretti, dunque, a respingere i manifestanti con l’uso degli scudi e con alcune cariche di alleggerimento. Si registrano diversi operatori delle Forze di Polizia contusi. Sono quattro attualmente i manifestanti fermati, la cui posizione è al vaglio degli operatori. Il personale della Digos sta procedendo a diverse identificazioni dei manifestanti sul posto, al fine di valutare successivamente la loro condotta".
Il dirigente della Digos Antonio Marotta è stato quasi colpito da un albero durante l’abbattimento. Il clima di violenza sembra infatti anche impedire il regolare e sereno lavoro degli operai in azione.
Un’altra persona è salita su un albero nel tentativo di bloccare l’operazione di abbattimento, mentre il cordone di polizia si è di nuovo schierato tutto attorno per impedire ai manifestanti di intervenire. Il manifestante non è intenzionato a scendere e la polizia sembra voglia tirarlo giù con la forza. Continua il clima di assoluta tensione.
Tra gli attivisti ci sono anche alcuni appartenenti alle frange anarchiche cittadine
In questo momento i manifestanti si sono calmati e gli operai continuano a tagliare gli alberi circondati dalla polizia.
Da parte dei manifestanti continua l’azione di resistenza e l’appello all’amministrazione in un clima che continua a essere di tensione: “Questo è un problema politico. Il sindaco Lepore deve venire qui e risolvere la situazione perché stiamo assistendo a scene di violenza inaudita e il Comune deve intervenire”.
Nuovi scontri tra manifestanti e forze dell'ordine in via Aldo Moro
Da un lato e dall’altro del terrapieno continuano cariche da entrambe le parti e continuano a registrarsi feriti. Il cordone degli agenti antisommossa ha respinto completamente il corteo e allontanato tutti i manifestanti dall'area del cantiere, facendoli riversare anche in strada, dove la Polizia locale continua a deviare il traffico per limitare i problemi.
Ancora violentissimi scontri mentre avanza l’operazione di abbattimento degli alberi per le nuove Besta. Diversi contusi tra entrambe le parti, forti cariche contro gli attivisti che per rispondere si sono difesi lanciando sassi e rami abbattuti
Un attivista arrampicato su uno degli alberi che saranno abbattuti è stato tirato giù con la forza dalla polizia presente al parco Don Bosco. Un cordone di altri agenti in tenuta antisommossa ha impedito agli altri manifestanti presenti di intervenire e bloccare l’operazione. La tensione resta alta, un’altra camionetta della polizia è appena arrivata e dal corteo partono slogan e insulti.
Poco fa un gruppo di manifestanti si è spostato su viale Aldo Moro alla notizia, riportata al megafono, di un ragazzo che veniva ammanettato. Gli attivisti si sono parati davanti a una volante partita a forte velocità. La Polizia che ha inseguito i manifestanti per diversi metri. Ora prosegue il fronteggiamento.
Almeno due persone sono state portate in questura
“Come Rifondazione Comunista siamo indignati e preoccupati per questa prova muscolare messa in atto questa mattina da parte delle forze dell’ordine. Crediamo che la responsabilità di ciò che sta accadendo debba essere dell’amministrazione comunale e di tutti quelli che la sostengono. Una responsabilità che ha tolto la possibilità di un vero dialogo, che è stato di fatto rifiutato”, così Mauro Collina della segreteria regionale di Rifondazione Comunista presente al presidio.
Durante i tafferugli una ragazza è stata ferita alla testa e ha il volto insanguinato. Altri manifestanti sono rimasti feriti durante gli scontri. Sul posto ora è arrivata un’ambulanza per medicare le persone che sono rimaste ferite
Nell’area sarebbero presenti circa 50-60 persone, riconducibili al comitato di protesta “Besta”.
Sul posto è intervenuta anche un'ambulanza per un'attivista che si è sentita male.
Gli ambientalisti hanno cercato di impedire i lavori e, riferiscono i manifestanti anche mostrando dei video, che gli agenti ne hanno spostati molti di peso. Almeno due manifestanti sono arrampicati su altrettanti alberi
Gli operai sono tornati nell'area dove sta procedendo il taglio degli alberi sul terrapieno di viale Aldo Moro. Sono al lavoro con le motoseghe protetti dalla polizia e gli ambientalisti presidiano la parte di
terrapieno ancora verde
Sul posto sono presenti agenti della polizia e carabinieri.