Castel San Pietro Terme (Bologna), 5 febbraio 2024 – I trattori si sono ritirati in serata, dopo una giornata di presidio che ha di fatto chiuso l’accesso al casello autostradale dell’A14 a Castel San Pietro. A partire dalle 7,30 di questa mattina, più di centocinquanta imprenditori del settore primario si sono radunati qui per far sentire la propria voce.
Quello che prevale è un sentimento di abbandono e di spavento, nonché una richiesta di tutela per le proprie attività e per il consumatore stesso. La presenza dei trattori nella via San Carlo ha attirato l'attenzione di non pochi automobilisti, provocando almeno nella mattinata solo qualche intasamento del traffico.
Non si è mai parlato di occupare l'A14, ma alle 15,30 la protesta si è spostata sulla rampa di accesso al casello dell’A14, sempre a Castel San Pietro, provocando di fatto una sorta di stop. "Non vogliamo creare del disagio – avevano detto gli agricoltori –, vogliamo solo essere ascoltati".
Gli agricoltori hanno portato alla manifestazione anche una bara di legno chiaro che è rimasta appoggiata a un trattore e sormontata da un cartello con la scritta 'L'agricoltura sta morendo’. Inizialmente una cinquantina, con i loro trattori, i produttori agricoli sono cresciuti di numero arrivando a Castel San Pietro Terme anche “da fuori provincia, dalla Romagna e - come riferito dal sindaco della città emiliana, Fausto Tinti, passato al presidio - oggi sono attesi anche dal Veneto”.
La manifestazione, aveva spiegato questa mattina il primo cittadino, "non ha creato alcun tipo di problema. Oggi si sono sistemati e da quello che ho capito qualche disagio, sempre nei limiti della legalità, lo vorranno creare domani per rivendicare le loro richieste. Ho capito - aveva aggiunto - che sarà domani che inizieranno a muoversi magari creando qualche disagio al traffico. Però credo sia totalmente condivisibile la richiesta che portano avanti”.
I partecipanti al presidio, argomenta Tinti, "sono persone molto civili, i classici agricoltori molto responsabili. Vengono anche da altre zone, da fuori provincia, da altri comuni, dalla Romagna, hanno raccolto un bel pò di adesioni, anche qualcosa di più della cinquantina di persone iniziale e oggi ne arrivano altri dal Veneto. Sono già un bel numero - conclude il sindaco - Non so dove andranno domani ma vogliono farsi sentire per rivendicare l'attenzione alle loro richieste”.