Protesta degli ecovandali a Bologna, denunce in serie

Ventuno eco-attivisti di Extinction Rebellion sono stati denunciati per vari reati legati a una protesta non autorizzata contro il G7

Bologna, 11 luglio 2024 – Manifestazione non preavvisata, violenza privata, interruzione di pubblico servizio, invasione di terreni o edifici e danneggiamento aggravato in danno di palazzo avente rilevanza storica. Sono i reati per i quali sono stati denunciati dalla Digos, a vario titolo e in concorso, ventuno eco-attivisti di Extinction Rebellion, che martedì pomeriggio hanno protestato dentro e fuori Palazzo d’Accursio contro il G7. Dopo avere invaso la terrazza del Comune, due manifestanti si sono calati con corde e imbracature dalla merlatura, per srotolare uno striscione sulla facciata: "G7: la vostra tecnologia, il nostro collasso".

Alcuni eco-attivisti di Extinction Rebellion hanno protestato dentro e fuori Palazzo d’Accursio contro il G7
Alcuni eco-attivisti di Extinction Rebellion hanno protestato dentro e fuori Palazzo d’Accursio contro il G7

Un’altra dozzina di attivisti si è piazzata davanti all’ingresso, ostruendo il passaggio. Alcuni si sono incatenati l’uno all’altro con lucchetti e catene di bici. Altri hanno piazzato a terra pc, tastiere, mouse e cavi imbrattati simbolicamente di sangue. Molti si sono lanciati in cori di protesta e insulti alle forze dell’ordine. Ieri, invece, nel secondo giorno del G7, non ci sono state manifestazioni. Intanto la questura fa sapere che gli atti di polizia giudiziaria nei confronti dei 21 attivisti di Extinction Rebellion sono stati eseguiti secondo "modalità rispettose di procedure e norme", e che "l’autorità giudiziaria è stata tempestivamente e dettagliatamente informata". Da piazza Galilei replicano così alla nota con cui Extinction Rebellion ha riferito di un presunto "trattamento degradante e ingiustificato nei confronti di una ragazza durante una perquisizione". Ma per la circostanza al momento non risulta nessuna denuncia.