CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Processo per la morte di Yaya Yafa: otto imputati per omicidio colposo a Bologna

La Procura di Bologna ha chiesto il processo per otto persone per la morte di Yaya Yafa, carrellista 22enne, per omicidio colposo.

Nell’ottobre 2021, Yaya Yafa morì schiacciato da un camion in manovra all’interporto di Bologna. Aveva 22 anni e quello era il il suo terzo giorno di lavoro. Per quella morte, la Procura di Bologna ha chiesto il processo per otto persone. Proseguirà il 17 gennaio alle 11.30, davanti al gup bolognese Andrea Salvatore Romito, l’udienza preliminare del procedimento sulla morte di Yaya Yafa, il carrellista 22enne. Per quella vicenda, la pm bolognese Michela Guidi ha chiesto il rinvio a giudizio di otto persone per omicidio colposo. Tra questi ci sono dirigenti dell’Interporto, di Sda e della cooperativa di facchinaggio e logistica Dedalog che aveva assunto Yaya Yafa, oltre a due autisti, tra cui quello che guidava il camion che uccise il 22enne. Anche la stessa Dedalog è imputata. Secondo l’accusa, la morte del ragazzo sarebbe stata causata da omissioni e violazioni delle norme di sicurezza messe in atto per risparmiare soldi. In particolare, sarebbero mancate misure adeguate per ridurre i rischi, non ci sarebbe stata vigilanza sulle corrette procedure di carico e scarico e la vittima non sarebbe stata adeguatamente formata per il lavoro. L’udienza di ieri mattina è stata rinviata per l’assenza del legale di uno dei familiari della vittima, e il 17 gennaio si discuteranno le richieste di costituzione delle parti civili, vale a dire lo zio e il fratello di Yaya, i sindacati Si Cobas e Cgil e l’associazione Anmil. I familiari del giovane operaio (nato in Guinea Bissau e residente a Ferrara), sono assistiti dagli avvocati Riccardo Caniato e Tiziano Tagliani. Gli otto imputati sono accusati a vario titolo di omicidio colposo. Sotto la lente della Procura Antonino Tita, responsabile delle operazioni hub Interporto blocco 13.4 di Sda e delegato per la sicurezza, Carlo Ludovici, datore di lavoro, Cristian Mancini, responsabile del magazzino e preposto di Dedalog, cooperativa di facchinaggio e logistica, Andrea Monticelli, amministratore delegato, Gregor Wolfgang Nothacker, datore di lavoro di Senner Italia, società che affida servizi di trasporto a terzi, Mirko Melella, legale rappresentante della Tranporter Logistic e datore di lavoro degli ultimi due imputati, gli autisti Danilo Giarracca e Cosimo Palombella. Gli inquirenti hanno chiamato in causa anche la Dedalog, alla quale viene contestata la responsabilità dell’ente nel reato ipotizzato.