Cominciato come una festa – nel rispetto delle norme di contenimento – e terminato come una sorta di maxi-assembramento. Ha finito per riempire piazza Nettuno il calore trascinante del Pride, la manifestazione che rivendica i diritti di lesbiche, trans, queer, bisessuali, gay. Un’iniziativa che ogni anno si svolgeva con un lungo corteo per le strade cittadine e che in questo 2020 sembrava dovesser rimanere sotto tono per via dell’emergenza Coronavirus. Nel tardo pomeriggio di ieri invece la manifestazion è esplosa in piazza Nettuno, fra canti balli e decisamente poche mascherine sui volti.
Dal Comune fanno sapere che dalla Questura era arrivata l’autorizzazione ufficiale, mentre, da quanto si apprende, non sarebbero state elevate multe da parte delle forze dell’ordine per presunte irregolarità. Ieri mattina, l’assessore ai Diritti Lgbt Susanna Zaccaria ha ricevuto a Palazzo d’Accursio una delegazione del Comitato Bologna Pride che ha consegnato la ’piattaforma rivendicativa del Pride’ che vuole riportare al centro il dibattito sull’omolesbobitransfobia e sulla legge calendarizzata in parlamento.
Il Comune inoltre esporrà anche oggi bandiera arcobaleno sulla sua facciata, accanto a quelle istituzionale, mentre al tramonto si illuminera’ di arcobaleno anche la facciata su Piazza Maggiore di Palazzo Re Enzo.
Gli appuntamenti di oggi. Il Comitato Bologna Pride, oggi, dalle 10 alle 14, invita a visitare i luoghi simbolo della comunità Lgbtiq+ di Bologna, dove saranno presenti attivisti a raccontarne la storia; mentre dalle 15 alle 19, ai Giardini Margherita, organizza un raduno in cui si succederanno una serie di flashmob: alle 16 le bandiere arcobaleno sventoleranno per la commemorazione di Sarah Hijazi, l’attivista egiziana che si è suicidata dopo il trauma del carcere e della tortura; alle 17 invece il flash mob a cura del Gruppo Trans e alle 18 la conclusione con Komos, il Coro Lgbt di Bologna.