Bologna, 28 febbraio 2018 - Non è ancora finita. L’onda lunga del vento siberiano continua a far sentire i suoi effetti e ieri la Protezione civile ha emesso una nuova allerta meteo gialla fino a stasera a mezzanotte. "Una massa d’aria fredda di origine artica insisterà ancora sul nostro territorio regionale – recita il bollettino dell’Arpae – determinando temperature medie giornaliere sulle zone di pianura comprese tra 0 e -4 gradi centigradi, mentre nelle restanti zone temperature medie giornaliere comprese tra -4 e -12 gradi centigradi. Gelate diffuse in particolare dove persiste l’accumulo di neve al suolo".
Scuole chiuse giovedì in molti comuni della provincia di Bologna. Ecco dove
Sul territorio bolognese non sono previste precipitazioni, ma per domani (giovedì) "è previsto l’arrivo di una nuova perturbazione che apporterà precipitazioni a carattere nevoso anche in pianura". Il nuovo fronte sarà accompagnato da aria più mite che porterà a un rialzo delle temperature, il che potrebbe causare nelle ore successive nuovi problemi, dalla pioggia gelata al repentino scioglimento di importanti quantitativi di neve accumulata. Per conoscere con maggiore precisione gli effetti della perturbazione alle porte bisognerà però attendere le nuove previsioni elaborate nella giornata di oggi.
Le temperature siberiane degli ultimi due giorni, hanno costretto ieri il Comune a chiudere i cimiteri della Certosa e di Borgo Panigale, dove "la formazione di ghiaccio può costituire un pericolo per i cittadini". In assenza di precipitazioni, i cimiteri verranno riaperti oggi. La minima alla stazione meteo dell’Arpae di Bologna Urbana è stata ieri mattina alle 7 con -6,1°, un valore prossimo al record storico della terza decade di febbraio, mentre al Lago Scaffaiolo, dove è collocata la centralina più elevata del nostro Appennino, la colonnina di mercurio è precipitata fino a -18,7°.
Oggi le minime dovrebbero mantenersi su livelli simili e proseguono gli appelli delle organizzazioni di strada per intercettare i bisogni di chi non ha un tetto. L’Antoniano ricorda che in via Guinizzelli 3 è attiva tutti i giorni dalle 9 alle 12.30 la sala di accoglienza in cui è possibile avere una colazione calda e ricevere vestiti e coperte, mentre dalle 12.30 viene servito il pranzo nella mensa Padre Ernesto. La Comunità Papa Giovanni XXIII fa sapere invece che a Castel Maggiore, in via Sammarina 50, sorge la ‘Capanna di Betlemme’, casa di accoglienza per senza fissa dimora. Il freddo polare è un problema non solo per le persone, ma anche per gli animali.
La presidente di Animal Liberation Lilia Casali denuncia una situazione drammatica al canile comunale di Trebbo, con le ciotole dell’acqua ridotte a blocchi di ghiaccio. "I cani battono i denti per il freddo – spiega –. Se in metà canile i radiatori sono freddi, significa che c’è qualcosa che non va, che qualcuno lavora male e i soldi pubblici vanno sprecati per opere e servizi fatti male. Avendo gestito il canile per quattro anni (dal 2013 al 30 settembre 2017), in qualità di presidente di Animal Liberation, posso affermare che, in ogni caso, se il gestore si impegna sollecitando con energia la ditta che ha l’appalto col Comune per la manutenzione, ovvero Manutencoop, i problemi vengono risolti. Adesso siamo alla fine di febbraio e la situazione è indecente".