di Rosalba Carbutti
"Andrea Cangini potrebbe vincere". Pare esserne convinto Silvio Berlusconi che ha commissionato un sondaggio su alcuni nomi papabili per correre alle Comunali 2021. E ne è convinto lo stato maggiore degli azzurri emiliani, dal senatore Enrico Aimi (coordinatore forzista dell’Emilia-Romagna) alla consigliera regionale Valentina Castaldini (coordinatrice cittadina). Una novità che galvanizza Forza Italia, in deficit di visibilità rispetto agli alleati del centrodestra, Lega e Fratelli d’Italia. Cangini, senatore forzista, già direttore di Qn e il Resto del Carlino, è un nome che arriva direttamente da Roma e presto potrebbe finire nei tavoli nazionali di confronto del centrodestra. Ancora è prematuro un ragionamento più ampio, visto che siamo fermi al sondaggio, ma di certo c’è che per Aimi "Cangini ha l’X Factor. Nel sondaggio è risultato il più apprezzato e conosciuto… Insomma, il candidato che per qualità personali, intellettuali e pragmatiche ha tutte le carte per ribaltare il gioco".
Gli altri nomi sondati sono quelli usciti negli ultimi mesi, ma a detta di Aimi, "è lui la figura speciale per una città speciale".
Il nodo, di non poco conto, però, è costituito dagli alleati. Non sono un segreto le posizioni di Cangini a favore del Mes e al dialogo con l’ala renziana. Senza contare, aspetto dirimente soprattutto sul fronte del Carroccio, il fatto che l’ex direttore del Carlino, vicino a Mara Carfagna, sia un politico.
Il commissario della Lega in Emilia, il senatore Andrea Ostellari, sintetizza così l’ipotesi Cangini: "È un senatore. La Lega vuole un civico". Ma ciò nonostante, gli azzurri non si perdono d’animo. Per Aimi fare distinzioni tra civici, senatori, politici, di fronte a persone che vengono tutte dal mondo della professione, non ha senso. "Io punterei sul più bravo, chi può amministrare la città. Punto", insiste.
La Castaldini va oltre: "Il sondaggio premia Cangini anche in termini di riconoscibilità. Viene riconosciuto come un punto di riferimento. Che può competere in maniera significativa per Bologna. E, per questo, attorno a lui può crearsi un fiorire di liste civiche molto interessante, come avvenne col primo Guazzaloca. Ora continueremo la verifica dei nomi con la coalizione, consci del fatto che non partiremo da veti ma dalla possibilità di giocarci una partita fondamentale per Bologna". Una partita che s’intreccia con un altro aspetto di contesto: la data delle amministrative. Ieri, sentito il Comitato tecnico scientifico, si sono avviate le procedure per far slittare le Regionali in Calabria (previste a febbraio), causa indice di contagio troppo elevato. Ergo, la possibilità di urne in autunno per Bologna, Milano, Torino, Roma e Napoli, diventa più plausibile. In questo scenario, potrebbero giovarne i nomi nuovi, mentre calerebbero le quotazioni di quelli già in campo, come l’imprenditore civico Fabio Battistini.
Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d’Italia, spinge per prendere tempo: "Come avevo già preconizzato, non dobbiamo farci prendere dalla fretta, non credo che lo spostamento delle elezioni della Calabria sia un fatto da decontestualizzare rispetto alle nostre elezioni. Tutti i nomi che circolano esprimono la vitalità del centrodestra: alcuni sono più papabili di altri, ma con un orizzonte temporale di dieci mesi, fare adesso delle investiture brucerrebbe i profili migliori".