NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Presi i predoni dei fucili. Trovato il covo, due in cella

La Squadra mobile ha arrestato un trentenne e un diciottenne albanesi. Sono ritenuti responsabili di sei colpi in appartamento commessi in provincia. .

Presi i predoni dei fucili. Trovato il covo, due in cella

Nel loro ‘covo’ a Borgo Panigale, un appartamento preso in affitto e usato come base logistica, i ladri avevano tagliato le inferriate alle finestre, così da poter fuggire subito nel caso di un blitz della polizia. Questa precauzione, però, non è bastata a evitare l’arresto ai due cittadini albanesi, di 18 e 30 anni, fermati dalla Squadra mobile perché ritenuti responsabili di almeno sei furti in appartamento commessi tra la provincia di Bologna e quella di Ravenna. Gli episodi che vengono contestati ai due, già gravati da precedenti, sono avvenuti a Granarolo, Sant’Agata, Sala, Medicina e Sant’Alberto, nel Ravennate. Ma le indagini ora proseguono per verificare se abbiano messo a segno altri colpi.

I poliziotti della Squadra mobile hanno iniziato a indagare sui due a seguito della segnalazione di un’auto sospetta che si aggirava in una delle zone ‘a rischio’ della città. Partendo da questo dato, attraverso accertamenti e attività di pedinamenti e monitoraggio, gli agenti sono riusciti a risalire all’identità di chi utilizzava quella macchina e a trovare anche l’auto ‘pulita’ su cui la batteria si spostava quando non era impegnata in colpi o sopralluoghi. E, seguendo questa macchina, i poliziotti hanno scovato il covo dei ladri. Il loro arresto, però, non è stato semplice: gli operatori, per evitare che fuggissero, si sono avvalsi della collaborazione dell’elicottero della polizia. Quando sono stati fermati, con loro c’era anche un terzo uomo, sulla cui posizione la polizia sta facendo accertamenti.

I due finiti in manette non facevano parte di una batteria ‘improvvisata’, ma di professionisti che, oltre all’oro e ai gioielli, puntavano ad abitazioni dove pensavano potessero trovarsi delle armi: dalle denunce presentate dalle vittime emerge infatti il furto di almeno tre pistole e di una decina di fucili. Questi ultimi sono stati ritrovati nascosti tra le campagne di Medicina. Delle pistole invece non c’è più traccia, probabilmente già piazzate dalla banda attraverso i propri canali di ricettazione. Nel corso del blitz è stata recuperata anche diversa refurtiva, già riconosciuta, in buona parte, dei legittimi proprietari a cui verrà presto restituita. Per i due arrestati, dopo la convalida, è stata disposta la custodia cautelare in carcere.